5 ristoranti a Roma da provare subito
Campocori, Hotel Chapter

5 ristoranti a Roma da provare subito

di Digital Team

Tavole conviviali, angoli di design e ampie terrazze sono le caratteristiche dei cinque indirizzi romani da visitare quest’estate.

Con le loro viste sulla Capitale, menu che uniscono piatti della tradizione a tecniche contemporanee e cantine con interessanti selezioni di etichette italiane, questi cinque ristoranti a Roma sono una tappa estiva irrinunciabile per chi vuole provare qualcosa di nuovo. Dal Ghetto, al quartiere antico, fino all’EUR, ecco gli indirizzi imperdibili.

Singer Palace

Singer-Palace-Ristorante-Roma
Le Terrazze, Singer Palace, Roma

Con i suoi ampi spazi esterni con vista sui tetti romani, il Singer Palace è uno dei più raffinati boutique hotel cinque stelle di Roma. Anche il Ristorante qui è “panoramico” e prende il nome di “Le Terrazze”. L’Executive Chef Alessandro Fiacco propone una cucina stagionale che strizza l’occhio alla tradizione gastronomica romana, con influenze mediterranee che donano freschezza ai piatti. Le materie prime selezionate provengono il più possibile dal territorio laziale e sono combinate per dare vita a ricette come le Chicche di patata in salsa di peperoni arrostiti con polvere di cipolla e ricotta salata, i Tonnarelli ai tre pepi e il Baccalà con panko alla paprica e patate all’olio. Il contorno perfetto? L’indimenticabile vista sulla Capitale, con i romantici colori di un tramonto estivo.

Le Terrazze, Singer Palace Hotel – Via Alessandro Specchi, 10 – 00186 Rome

Livello 1

Livello-uno-ristoranti-Roma
Livello 1

Un ristorante che non ti aspetti, culla di sapori mediterranei proposti con una formula di fine dining che non ha nulla da invidiare ai più blasonati indirizzi stellati. Livello 1 si trova nel quartiere dell’EUR, immerso nel cuore commerciale della Capitale e con le sue diverse formule accontenta una platea eterogenea per il servizio del pranzo e della cena. A mezzogiorno c’è La Pescatoria – Pescheria e Gastronomia che serve nel dehors ricette veraci con formula di light lunch, mentre alla sera è d’obbligo concedersi una cena nella sala interna del ristorante gourmet, dove una grande vetrata si affaccia sulla cucina e, con illustrazioni sinuose, ricorda le onde del mare. Infatti, il focus del menu ideati dallo chef Mirko Di Mattia è legato al mondo dell’acqua ed esprime estrema eleganza nel piatto.

Livello 1, Via Duccio da Buoninsegna, 25, Roma

Rimessa Roscioli

Rimessa-Roscioli-ristorani-da-provare-a-Roma
Rimessa Roscioli

A due passi da via dei Giubbonari, la famiglia Roscioli mette il suo zampino in un’altra insegna di successo. Si chiama Rimessa Roscioli ed è un “dopolavoro gastronomico” che coniuga percorsi degustazione composti da piccole portate e assaggi espressi dalla cucina, con una selezione di etichette di Alessandro Roscioli. Lo Schioppettino di Bressan è consigliato come accompagnamento alla magistrale cacio e pepe dello chef Tommaso Fratini, mentre l’Amatriciana estiva si sposa con il Giarrocco Diogene. Completano l’offerta gastronomica selezioni di formaggi e piccoli appetizer per l’aperitivo. Chi volesse provare Rimessa Roscioli, potrà scegliere se farlo a pranzo, all’ora dell’happy hour o a cena, negli ampi tavoli interni oppure nel dehors.

Rimessa Roscioli – Via del Conservatorio, 58, 00186 Roma RM

Campocori

All’interno del Chapter Roma, luxury hotel nel quartiere del Ghetto ideato da Marco Cilia, c’è aria di novità in cucina. Ha di recente inaugurato Campocori, fine dining club guidato dall’Executive Chef Alessandro Pietropaoli, aperto a romani, viaggiatori internazionali e gourmand. La sua cucina d’autore rende contemporanea la storia gastronomica rionale, partendo proprio dal nome, dedicato alla Chiesa di S. Maria in Campo Cori che, in epoca Medioevale sorgeva proprio nell’area del Chapter. Aperto in un’ala dell’hotel fino a oggi chiusa al pubblico, ha interni di design progettati da Tristan Du Plessis che ricordano i raffinati ristoranti italiani della New York anni ’30, incorniciati da mattoni a vista completamente restaurati e dalle opere d’arte di Haris Nukem. Ai tavoli arrivano proposte di food sharing per favorire la convivialità e piatti come la Minestra del Mercato di Anzio, i Plin alla Vaccinara e una Carbonara in versione bon bon. Per una cucina senza tabù che non dimentica le radici gustose e genuine della cucina romana.

Campocori, Hotel Chapter Roma – Via di S. Maria de’ Calderari, 47

Il Ferro e il Fuoco

Il genio dell’artista Francesco Borromini ha plasmato le linee architettoniche del Donna Camilla Savelli, hotel nel cuore di Roma. Al suo interno, si trova il ristorante “il Ferro e il Fuoco” che dalla fine del 2018 propone agli ospiti esperienze di degustazione dalle atmosfere rinascimentali. Lo stile barocco dell’antico convento convive infatti con un’identità moderna, grazie ai dettagli della mise en place curati dall’artista fiorentino Mario Luca Giusti. Durante i mesi estivi, il ristorante si sposta all’aperto, nel chiostro vede che accoglie sia gli ospiti dell’albergo sia i visitatori esterni, per provare un aperitivo sensoriale, il brunch della domenica e scegliere tra piatti alla carta oppure un menu degustazione rinascimentale. Ispirato a ricette d’epoca di Martino da Como ritrovate nei manoscritti del 1400 dall’Hotel Director Elena Prandelli, nelle mani dello chef Emidio Gennaro Ferro il percorso diventa un viaggio gastronomico ricco di aneddoti da ascoltare e poi addentare.

“il Ferro e il Fuoco”, Donna Camilla Savelli – via Garibaldi 27, Roma