10 cocktail a base tequila per un aperitivo vista mare
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10 cocktail a base tequila per un aperitivo vista mare

di Penelope Vaglini

Il distillato d’agave è il miglior alleato delle miscele fresche ed estive, come queste dieci da ordinare all’ora dell’happy hour

Tra i drink nazionali messicani e i classici della miscelazione internazionale, c’è l’imbarazzo della scelta per chi apprezza la mixology con tequila. Quando arriva la bella stagione e il caldo si fa sentire, i sapori erbacei e le note delicate del distillato 100% agave diventano irrinunciabili. Ecco dieci ricette di cocktail a base tequila da provare almeno una volta quest’estate.

Margarita

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Quando si parla di cocktail a base tequila ci sono due drink in pole position. Il Paloma è il più consumato in assoluto in Messico, mentre il Margarita è quello diventato più celebre a livello internazionale. Un sour rinfrescante che, nella sua versione frozen con crusta di sale, viene servito sulle spiagge messicane più belle. La ricetta inserita codificata dall’IBA prevede di inserire nello shaker 50 ml di tequila 100% agave, 20 ml di triple sec e 15 ml di succo di lime fresco, agitare con vigore e filtrare in una coppetta ghiacciata. Infine, basta decorare il bicchiere la crusta di sale.

Tommy’s Margarita

Il Tommy’s è un raro esempio di twist on classic (un cocktail internazionale a cui vengono modificati alcuni ingredienti della ricetta classica) diventato quasi più famoso dell’originale. A crearlo è stato Julio Bermejo, del Tommy’s Mexican Restaurant di San Francisco, vera Mecca americana per gli amanti del distillato di agave. Si serve all’interno di un tumbler basso colmo di ghiaccio dopo aver shakerato 60 ml di tequila, 30 ml di succo di lime fresco e 30 ml di sciroppo d’agave.  

Paloma

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Un long drink beverino e rinfrescante, il Paloma sta salendo alla ribalta in tutto il mondo per la sua facile beva, che permette di apprezzare le migliori espressioni di tequila 100% agave. Inoltre, è uno dei cocktail più instagrammabili del momento, grazie alla colorazione rosa data dalla soda al pompelmo che ne completa la ricetta. Per prepararlo serve un bicchiere highball colmo di ghiaccio in cui versare 50 ml di tequila blanco, 5 ml di succo di lime fresco e un pizzico di sale. Infine, è sufficiente versare 100 ml di soda al pompelmo rosa e terminare con una fettina di lime come guarnizione.

Batanga

Si tratta del “Cuba Libre messicano, realizzato per la prima volta a La Capilla, leggendario bar messicano di Don Javier Delgado Corona. I puristi lo servono insieme a un coltello con il manico rivolto verso l’alto poiché il suo inventore era solito mischiare gli ingredienti con questo strumento piuttosto che con il classico bar spoon. Famosissimo in Messico, si prepara direttamente in un bicchiere alto con la crusta in cui inserire 12,5 ml di succo di lime e un pizzico di sale, mescolando per farlo sciogliere a dovere. Si inseriscono poi 60 ml di tequila, ghiaccio e si colma con 100 ml di cola.

Tequila Sunrise

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La ricetta originale del cocktail a base tequila risale agli anni ’30, elaborata all’interno dell’hotel Agua Caliente di Tijuana. Nominato in diverse pubblicazioni dell’epoca, questo drink è diventato celebre negli anni ’70 quando la ricetta ha iniziato a essere servita con il flavor d’arancia. Oggi il Tequila Sunrise è inserito nella lista dei cocktail internazionali dell’IBA, composto da 45 ml di tequila, 90 ml di succo d’arancia e 15 ml di sciroppo di granatina. Tutti gli ingredienti si versano all’interno di un bicchiere da long drink insieme al ghiaccio e il drink si serve senza mescolare, per lasciare l’effetto rosso “tramonto” dato dallo sciroppo. La guarnizione è una fetta d’arancia.

El Diablo

Trader Vic, celebre esponente del movimento dei tiki cocktail, è l’autore di questa ricetta del 1946 chiamata originariamente “Mexican El Diablo” e poi accorciata togliendo l’aggettivo. Si serve all’interno di un bicchiere da Collins e rappresenta un long drink beverino perfetto per la stagione calda. Per preparare El Diablo si inseriscono in uno shaker colmo di ghiaccio 45 ml di tequila reposado, 15 ml di crème de cassis e 22,5 ml di succo di lime fresco. Dopo aver agitato si filtra all’interno del bicchiere e si termina con un top di 60 ml di ginger beer, che donano una nota speziata e una zest di limone come decorazione.

Long Island Iced Tea

In un drink che comprende praticamente tutte le basi alcoliche della mixology poteva forse mancare il tequila? Il Long Island Ice Tea ha fatto la storia dei cocktail degli anni ’90 ed è praticamente impossibile non averne mai ordinato uno in discoteca o all’ora dell’aperitivo. La sua ricetta è inserita nell’elenco dei cocktail “Contemporary Classics” dell’International Bartenders Association. Chi volesse fare un tuffo nel passato e prepararne uno dovrà munirsi di un bel po’ di bottiglie e prepararsi a versarle direttamente in un tumbler alto colmo di ghiaccio. Si parte con 15ml di vodka, tequila, rum bianco, gin, liquore all’arancia, 30 ml di succo di limone e 20 ml di sciroppo di zucchero. A questo punto è sufficiente mischiare con un bar spoon e terminare con un top di cola.

Vampiro

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Il Vampiro è uno dei drink nazionali messicani e deve il suo nome all’intenso colore rosso con cui si presenta nel bicchiere. La ricetta si ispira al Bloody Maria (un Bloody Mary a base tequila anziché vodka) e prevede, nella sua versione più nazionalpopolare, succo di melograno al posto della salsa di pomodoro. Per realizzarlo si shakerano 60 ml di tequila reposado, 30 ml di succo di pomodoro, 30 ml di succo d’arancia e 15 ml di lime, 15 ml di sciroppo di granatina, 7 gocce di salsa piccante, 1 pizzico di sale e una grattugiata di pepe. Il servizio è in un tumbler basso con ghiaccio e una scorza di limone come decorazione.

Stone Wheel

La ricetta riportata dalla “bibbia dei cocktail” di Difford’s Guide, è l’adattamento del drink creato lo scorso luglio al Lobby Bar del London Edition Hotel. I proventi delle vendite sono stati devoluti a S.A.C.R.E.D., un’organizzazione che sostiene le comunità rurali messicane. Un cocktail buono e che fa bene, preparato con 40 ml di tequila reposado, 5 ml di Chartreuse verde, 7,5 ml di sciroppo alla vaniglia e allo zenzero, 20 ml di succo di lime e 75 ml di sidro dry. Per realizzarlo è necessario shakerare gli ingredienti tranne il sidro, da aggiungere dopo aver filtrato la miscela in un bicchiere highball colmo di ghiaccio. Per guarnire lo Stone Wheel basta una fettina di mela.

La Perla

L’ultimo cocktail a base tequila per l’estate si chiama La Perla ed è nato nel 2005 al Tres Agaves di San Francisco per mano di Jacuqes Bezuidenhaut. Equilibrato per quanto complesso, unisce sapidità e dolcezza ai sentori erbacei del distillato d’agave. Si prepara in un mixing glass versando 45 ml di tequila reposado, 45 ml di sherry e 22,5 ml di Poire William liqueur, mescolando con un bar spoon e filtrando all’interno di una coppetta ghiacciata. Prima di servirlo, va decorato con un ricciolo di zest di limone.