Storici, ma anche contemporanei e con formule take away: i ristoranti da non perdere

Abbiamo selezionato per voi cinque posti dove mangiare a Venezia fuori dai soliti luoghi (turistici) comuni, per trovare i ‘veri” veneziani e naturalmente gusti e sapori autentici.

  • Tipicamente local: aperto negli anni ’60, il ristorante dell’Hotel Wildner (che ha una storia di oltre un secolo), con vista sulla laguna e il bacino di San Marco. Menù a base di pesce con classici come il baccalà mantecato, sarde in saor e molti piatti con prodotti dei Presidi Slow Food. Vini naturali del terroir veneto.
  • Osteria alle Testiere: con soli 10 tavolini, è un ‘bacaro‘ raffinato dove sentirsi decisamente a proprio agio. In questo locale raccolto e caratteristico, i piatti fanno onore alla tradizione lagunare e spesso sono alleggeriti da un tocco personale e con l’aroma delle spezie “in voga” ai tempi della Serenissima. In Calle del Mondo, non potete non andarci se vi trovate fra Rialto e Piazza San Marco.
  • Qualcosa di inaspettato fra palazzi e canali: la pasta fresca trafilata al bronzo e cucinata sul momento. Ovvero: la ristorazione veloce ma di qualità di Dal Moro. Pasta e sughi sono freschissimi: fusilloni, spaghetti e gnocchi si mangiano in una simil – walkycup, accompagnati da sughi freschi e semplici come aglio, olio e peperoncino o all’arrabbiata. Ideale per chi non vuole fermarsi nella visita della città, ma cerca un’alternativa al classico trancio di pizza.
  • Se volete degustare un vino all’Enoteca Mascareta si stappano tutte le etichette presenti in cantina (oltre un migliaio) anche per un solo calice. Compresa la selezione di oltre 50 champagnes di piccole Maisons e 20 bollicine italiane. Una tappa obbligatoria se siete in zona Calle Lunga, come obbligatorie sono le chiacchiere con l’oste Mauro Lorenzon.
  • Totalmente fuori dai circuiti turistici, in un palazzo che conserva le originali strutture del ‘500, già sede di un locale aperto nel 1760, zona Calle della Regina, il Vecio Fritolin prende il nome dai punti di ristoro dove si poteva gustare ‘lo scatosso di pesse fritto’, il classico cartoccio di pesce appena fritto.
    Oggi il locale ha atmosfere calde e presenta in carta i piatti della tradizione veneziana mixati con creatività. Il pescato del giorno viene dal mercato di Rialto, la carta cambia in base alla stagionalità dei prodotti. Piatti e grissini fatti in casa.