5 indirizzi da mettere subito in agenda: location post-industrali fuori dai soliti circuiti consigliate dallo chef nel suo ultimo libro J’aime London

Alain Ducasse, pluristellato chef francese, pubblica la nuova tappa del suo personale giro gastronomico intorno al mondo: dopo Parigi, la Costa Azzura e New York, esce J’Aime London (Ippocampo Edizioni) quarto volume della prestigiosa collana dedicata alle capitali mondiali del gusto.
‘Un diario culinario’, annuncia Ducasse, ‘in cui ho voluto farvi condividere la diversità dei locali del gusto che fanno di Londra una scena gastronomica di primo piano al mondo’. 

Me se vi aspettate che i 100 indirizzi  scelti da uno chef francese pluristellato del calibro di Ducasse siano esclusivamente luoghi di alta cucina, lussuosi ed eleganti (come il suo At The Dorchester, aperto nel 2007) siete fuori strada: nelle 4 categorie in cui ha raggruppato le sue scelte (Institution, i pluristellati imperdibili; Place to be, i locali trendy; World Food, il crogiolo etnico della capitale e British Terroir, la tradizione e il km zero) compaiono le realtà più diverse, ma tutte con il comune denominatore di gusto e qualità, oltre a un certo savoir faire francese che non guasta.

Icon ve ne segnala 5 da mettere in agenda, location post-industrali, con note retrò, situate nella vivace East London e fuori dai soliti circuiti.

E 5 Bakehouse – Hackney
Ben Mackinnon, esperto in energie rinnovabili, appassionatosi alla fermentazione lenta e naturale dopo un breve corso sui lieviti alla School of Artisan Food and Wine, ha aperto il suo primo forno con caffè, un “indipendent organic bakery” costruito sotto l’arcata di una strada ferrata abbandonata ad Hackney, in materiali di recupero. Alla parte dolce accosta una proposta salata dagli influssi internazionali, come nel curry di melanzane e noce di cocco al mango del Rajasthan o nel salmorejo spagnolo di pane e pomodoro.
Arch 395, Mentmore Terrace, E8 3PH 

Rochelle Canteen – Shoreditch
Un ex deposito di biciclette ristrutturato su Arnold Circus, nel Boundary Estate di Shoreditch, il primo affascinante complesso di alloggi sociali londinesi, che ospita oggi gioiellerie e ristoranti, è il locale voluto da Margot Henderson, dell’omonimo catering londinese. Attenzione, non è su strada: per assaggiare la sua cucina modern british, che sa di Mediterraneo, bisogna suonare il campanello sulla porta! 
Rochelle Schoool, Arnold Circus, E2 7ES 

Story Deli – Shoreditch
Un pizza-place a Bethnal Green Road, dalle  pareti imbiancate a calce e che serve prodotti biologici al 100%, luminoso e accogliente, con lunghi tavoli social in legno e sedute fatte con casse di recupero. Le sue  pizze vengono cotte nel forno a legna, sottili, croccanti e farcite con il meglio della campagna inglese. Si pagano a peso d’oro (17 sterline l’una), ma Ducasse garantisce ne valga la pena. 
123 Bethnal Green Road, E2 7DG 

The Breakfast Club – Oxton
Un breakfast club dell’East End londinese, a metà tra il diner americano e il parlour inglese, oggi parte di una catena di successo  nata nel 2005 con l’idea di creare un  ambiente caldo, pieno di oggetti kitsch anni Ottanta, in perfetto stile retrojunky. L’indirizzo perfetto per la colazione del weekend dove scegliere il burrito al chorizo, uova strapazzate e guacamole.
2-4 Rufus Street, N1 6PE

Albion- Shoreditch
È la panetteria-caffetteria-rosticceria di Terence Conran e Peter Prescott, all’interno del vecchio magazzino vittoriano di Shoreditch che ospita anche il loro boutique hotel Boundary. Inaugurata nel 2009, è un must per il pane, croissant parigini, torte e cookies inglesi, che vengono postati su twitter man mano che vengono sfornati. E si possono consumare ai tavolini del caffè. 
2-4 Boundary Street, E2 7DD


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