Effetto sorpresa sulla tavola delle feste: il gelato gastronomico da accompagnare a piatti salati della tradizione

Mangiare il gelato anche in inverno è ormai un’abitudine per molti. Non sono certo le temperature rigide ad allontanare questa eccellenza tutta italiana dai palati di golosi e intenditori sempre in cerca di nuovi gusti o di affermate certezze. La vera tendenza, oggi, è però quella di sdoganare il gelato dall’essere un semplice dessert e di renderlo il giusto compagno di ogni portata. Perché dunque non servirlo a tavola, magari durante le feste?

Abbiamo chiesto a Simone Bonini, fondatore di Carapina e poliedrico ideatore del gelato gastronomico, qualche consiglio per i migliori abbinamenti. Il risultato? Gusti originali che si possono acquistare nelle gelaterie di Firenze e di Roma:

Sorbetto al pomodoro: l’idea nasce dal succo di pomodoro tanto in voga negli Anni Ottanta, ed è ideale come aperitivo
I Grandi formaggi italiani: realizzato con i più svariati prodotti caseari nazionali (dal conciato romano al grana padano) è ideale servito con un tagliere di salumi o con verdure grigliate, chips di pane e grissini
Gelato al rosmarino: da provare con una battuta di carne accompagnata da una quenelle di formaggio
Gelato al foie gras: da servire con tortellini in brodo di cappone

Ma da Carapina, dove si alternano sedici gusti che variano a seconda dei prodotti di stagione, il gelato rispecchia un vero e proprio stile di vita. Fatto sì di ingredienti e materie prime di altissima qualità (il latte e la panna arrivano per esempio dalla Maremma), ma anche di contaminazioni con il mondo food e non solo. Entrare da Carapina significa accettare una sfida: con il gusto, con la creatività del momento, con una scelta che si rinnova in continuazione (oltre al gelato gastronomico, ci sono i classici come cioccolato, nocciola, pistacchio e alcuni must tra cui il fresco Carapina con latte e menta in infusione, la crema di whisky torbato, la crema di zabajone al Marsala) e con un’offerta che spazia anche dalla caffetteria alla boutique del gusto. Perché il gelato, qui, non è un semplice cono da passeggio, ma fa cultura di un territorio e di un sistema.