I nuovi stellati della buona cucina italiana secondo la bibbia del settore

La nuova edizione della Guida Michelin 2014, vera e propria bibbia della buona cucina giunta alla 59esima edizione, quest’anno si arricchisce di numerose novità: 36 nuovi Bib Gourmand che offrono pasti di qualità a meno di 30 euro, un ristorante “tre stelle” (il ristorante Reale di Castel Di Sangro, in provincia dell’Aquila, dello chef Niko Romito), tre “due stelle” (il Devero di Cavenago di Brianza, dello chef Enrico Bartolini; la Locanda Don Serafino di Ragusa, dello chef Vincenzo Candiano; il ristorante di Villa Feltrinelli di Gargnano, Brescia, dello chef Stefano Baiocco) e 29 “una stella”, tra i quali il ristorante La Présef dell’Azienda agrituristica La Fiorida di Mantello, Sondrio, primo agriturismo della storia ad aver ottenuto il riconoscimento Michelin. 

Anche in questa edizione spiccano i giovani talenti: tra le novità, un terzo degli chef ha meno di 35 anni. La Lombardia conferma il suo primato con 57 ristoranti stellati, seguita da Piemonte e Campania, mentre la provincia più stellata risulta essere quella di Bolzano, seguita da Roma e Napoli.

«Con 329 stelle totali, l’edizione italiana è la seconda guida più stellata delle 23 al mondo», spiega Sergio Lovrinovich, caporedattore della Guida Michelin Italia. «Negli ultimi 5 anni sono cresciuti del 25% i ristoranti Bib Gourmand e, nello stesso tempo, i ristoranti stellati hanno avuto un incremento del 21%». Segno che l’attenzione verso la buona cucina e l’alimentazione non sono solo moda superficiale.