Arriva la “Rossa” che premia lo chef di Senigallia, Mauro Uliassi, con Tre stelle. Ben 29 i nuovi mono stellati, tra cui anche under 30

È tornato, attesissimo, l’appuntamento legato all’alta gastronomia. Il 16 novembre è stata presentata la 64esima edizione della Guida Michelin all’Auditorium Paganini di Parma, città considerata regno dell’eccellenza culinaria.

E così, ‘La Rossa‘ che conduce foodie, appassionati e curiosi a provare (e riprovare) ristoranti celebri del panorama nazionale e internazionale, ha premiato 29 nuovi ristoranti con Una stella e proclamato il decino tristellato.

Al traguardo delle Tre stelle, dopo quello raggiunto da Norbert Niederkofler lo scorso anno, è arrivato per questa edizione 2019 Mauro Uliassi, chef del ristorante omonimo di Senigallia, che ha ottenuto il massimo riconoscimento confemato anche a Enrico Crippa del Piazza Duomo – Alba (CN), Enrico e Roberto Cerea del Da Vittorio – Brusaporto (BG), Nadia e Giovanni Santini del Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN), Massimiliano Alajmo de Le Calandre – Rubano (PD), Massimo Bottura dell’Osteria Francescana – Modena, Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri – Firenze, Heinz Beck de La Pergola – Roma, Niko Romito del Reale – Castel di Sangro (AQ).

E se le Due Stelle non sono arrivate per nessuno chef, tante in compenso sono state quelle ai nuovi 29 mono stellati, quasi tutti giovanissimi.

Di seguito riportiamo la lista dei ristoranti che hanno raggiunto Una stella:

1. A Porto Cervo, Confusion Lounge, Italo Basso
2. A Catania, Sapio di Alessandro Ingiulla
3. A Taormina, Saint George by Heinz Beck chef Giovanni Solofra
4. A Santa Cristina d’Aspromonte, Quafiz di Antonino ‘Nino’ Rossi
5. A Savelletri, Due Camini, chef Domingo Sghingaro
6. A Lecce, Bros, Floriano Pellegrino e Isabella Potì
7. Bacoli, Caracol, chef Angelo Carannante
8. Matera, Vitantonio Lombardo col locale che porta il suo nome
9. A Caggiano, Locanda Severino, Giuseppe Misuriello
10. A Vitorchiano, Casa Iozzia, chef Lorenzo Iozzia
11. A Viterbo, Danilo Ciavattini del locale omonimo
12. A Roma, il Moma con Andrea Pasqualucci
13. A Cerbaia, La Tenda Rossa con Maria Probst e Cristian Santandrea
14. A Lucignano, Al 43, chef Maurizio Bardotti
15. A Lucca, Il Giglio, Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini
16. Rimini, Abocar Due Cucine, Mariano Guardianelli
17. Trieste, Harry’s Piccolo, Alessandro Buffa
18. Madonna di Campiglio, Stube Hermitage, chef Giovanni D’Alitta
19. Bolzano, In viaggio chef Claudio Melis
20. A Collepietra (Bz), Astra, chef Gregor Eschgfaeller
21. San Bonifacio, Degusto Cuisine chef Matteo Grandi
22. Verona, 12 Apostoli, Mauro Buffo
23. A Cernobbio, Materia, Davide Caranchini
24. A Pudiano (Bs), Sedicesimo Secolo, Simone Breda
25. A Torino, Spazio 7, Alessandro Mecca
26. A Torino, Carignano, Marco Miglioli
27. a Cioccaro, Locanda del Sant’Uffizio by Enrico Bartolini, Gabriele Boffa
28. a Novara, Cannavacciuolo Bistrot, chef Vincenzo Manicone
29. a Torino, Cannavacciuolo Bistrot, chef Nicola Somma

Stelle cadenti

Grande delusione invece per alcuni big della ristorazione. Perdono la stella Stazione di Posta, Osteria dei Camelì, Conchiglia, Ilario Vinciguerra, La Clusaz, Antonello Colonna, Magnolia, Castel Fransburg, Dopolavoro, Emilio di Fermo, San Giorgio a Cervo, Armani a Milano.