I 5 migliori cocktail bar italiani (nella top 50 del mondo)

I 5 migliori cocktail bar italiani (nella top 50 del mondo)

di Digital Team

I 5 cocktail bar italiani inseriti nella World’s 50 Best Bars e i drink da assaggiare assolutamente

Sono 5 i locali italiani nella classifica dei 50 migliori bar del mondo: lo ha decretato il prestigioso World’s 50 Best Bars, che ha incoronato come miglior bar del mondo il Sips di Barcellona, seguito dal Double Chicken Please di new York e dallo Handshake Speakeasy di Città del Messico.

I 5 bar italiani occupano le posizioni 21, 33, 42, 44 e 46, un notevole successo per il mondo del bartending. Ma non basta: ne compare un altro nella top 100 (il classicissimo Camparino in Galleria a Milano) e ci sono quattro locali di proprietà italiana o diretti da italiani nelle prime 50 posizioni (tre nella top 5, a partire da Simone Caporale primo assoluto con il Sips).

I migliori locali italiani sono bar di stile, ospitalità eccellente, scelta attenta nelle materie prime, cura maniacale nella mixology e gusto per la sperimentazione. Scopriamoli.

Drink Kong, Roma (21)

Drink Kong, Roma
Photo by Claudia Gianvenuti
Il banco del Drink Kong, Roma

Futurismo anni ‘70, videogame anni ‘80, giochi di luce magistrali, icone giapponesi (King Kong), neon che disegnano linee geometriche, menu che sono vere e proprie opere di arte grafica e tanto nero alle pareti fanno del Drink Kong uno spazio unico. Un locale che si autodefinisce ‘Instinct Bar’, in cui si inseguono stanzette e divanetti, adatto a chi ama i classici come a chi cerca l’innovazione nella mixology.

Qui, oltre a un’offerta food che spazia dal Mesico al Giappone, da Roma alla Cina, si beve vino, sake, whiskey e i cocktail minimalisti di Patrick Pistolesi: da provare assolutamente il Negroni trasparente, una vera esperienza.
Dove: Roma, Piazza di S. Martino Ai Monti, 8

Freni e Frizioni, Roma (33)

Freni e Frizioni, Roma
Photo by Freni e Frizioni
L’interno punk del Freni e Frizioni, Roma

Ancora Roma in classifica: Freni e Frizioni.
Si definisce “uno street cocktail bar nel centro di Roma”. Freni e Frizioni nasce nel 2005 dalle menti di Luca Conzato, Cristian Bugiada e Riccardo Rossi, ma la svolta arriva nel 2013 con l’ingresso di Riccardo Rossi: un bar rock’n’roll dentro una ex officina meccanica.
Anzi un bar punk, con cortile e bolgia umana fino all’alba a scatenarsi nel cortile attorno ai tavolini.

Pubblico variegato, bartender scenografici, cocktail a tutto campo, dai classici a quelli innovativi.
Il cavallo di battaglia è assolutamente il Phi-Mex, una rivisitazione del Tommy’s Margarita con mezcal, calamansi, peperone, tamarindo e sciroppo d’agave,
Dove: Roma, Via del Politeama, 4

1930, Milano (42)

1930, Milano
Photo by 1930, Milano
L’interno misterioso del 1930, speakeasy segreto a Milano

La massima espressione dello Speakeasy alla milanese. Località segreta, ingresso segreto, mattoni a vista, luci soffuse, design che rende omaggio all’epoca del Proibizionismo americano: tutto trasuda esclusività.
Come si accede a cotanto mistero? Con il passaparola, che parte dai fondatori proprietari Flavio Angiolillo e Marco Russo. L’importante è sapere che i posti a sedere non sono mai assicurati.

Ma anche i cocktail hanno un tocco speciale: menu europeo e materie prime ricercatissime per dare vita a mix originalissimi. Come la Tomatina, con brandy Lepanto, pane di segale, aceto di vino rosso, sciroppo di gomma di cetriolo, pomodoro e shrub di pepe.
O il Segreto di Pulcinella (nella foto): Tanqueray Ten gin, ricotta di capra con Zacapa e fiori d’arancio, liquore alle foglie di limone, sorbetto limone e arancia, frutta candita, succo di limone.
Dove: Milano, luogo segreto

L’Antiquario, Napoli (44)

L'Antiquario, Napoli
Photo by L’Antiquario
Lo scintillante banco dellAntiquario, cocktail bar a Napoli

Cresce la scena dei cocktail bar di Napoli e L?Antiquario ne è un emblema.
È uno spekeasy pensato da Alex Frezza dove l’accoglienza è di classe e la carta dei cocktail lunga e ricca di qualità.
Dietro la porta di legno si rivela un ambiente anni ‘30, con divani di velluto rosso, pareti a tema floreale, luci che esaltano forme e colori delle bottiglie, bartender in giacca bianca.

La drink list omaggia la tradizione napoletana popolare e spazia fra tradizione e sperimentazione. Chi viene qui non può esimersi dall’assaggio di un Andy (dedicato a Warhol), a base di calvados e vodka con banana tostata e un tocco di champagne. Oppure la giostra del Negroni, tre versioni del superclassico (Umami, con un infuso ci pomodori e shiitake nel vermouth: Garden, miscelato con un gin alla pesca e alla rosa: Corretto, con note di caffè in miscela arabica.
Dove: Napoli, Via Vannella Gaetani, 2

Locale Firenze, Firenze (46)

Locale Firenze, Firenze
Photo by Locale Firenze
Il fascino del Locale Firenze, in un palazzo del XII secolo

Futuro e passato si fondono nel Locale Firenze: un bar (con ristorante) all’interno di Palazzo Concini, edificio del XII secolo magnificamente restaurato che emana un fascino impareggiabile: lampadari-candelieri secolari, specchi e mobili antichi, ma anche palloncini appesi, pareti vivaci e un banco bar dove campeggia un portabottiglie gigantesco.

Sembra di muoversi in un laboratorio alchimistico, con tecniche chirurgiche che danno vita a cocktail dai colori sorprendenti, serviti in ampolle fumanti.
Il bar manager Fabio Fanni coordina il lavoro sugli ingredienti con grande consapevolezza e attenzione allo spreco. Da provare il Nocciolo, signature drink a base di liquore fatto in casa, miscela di rum e scotch più il sapore dolce dello sherry.
Per chi vuole osare ancora di più può degustare lo Zolfini, acquavite di fagioli servita a temperatura ambiente, con una torta di tipo dorayaki, gelato di fagioli e olio d’oliva.
Dove: Firenze, Via delle Seggiole, 12r