Guida definitiva al bartending: come preparare i cocktail perfetti a casa

Guida definitiva al bartending: come preparare i cocktail perfetti a casa

di Penelope Vaglini

I consigli di Martina Bonci, mixologist e bar manager di Gucci Giardino 25, per realizzare delle miscele a regola d’arte nella cucina di casa.

Negli ultimi tre anni l’home bartending è diventato una tendenza mondiale. A causa della permanenza forzata a casa, in molti si sono improvvisati bartender per continuare a bere i propri cocktail preferiti, senza sentire troppa nostalgia del bancone. Quando l’ambiente domestico è tornato a essere un luogo di aggregazione, si è diffusa sempre di più l’abitudine di consumare un aperitivo prima di sedersi a tavola, con il classico Negroni o, per i tequila lover, con un freschissimo Paloma. A chi vuole stupire gli amici con drink di tendenza e intrattenerli shakerando le miscele più famose, basta seguire poche e semplici regole. Martina Bonci, pluripremiata mixologist e bar manager di Gucci Giardino 25 in Piazza della Signoria a Firenze, svela come preparare i cocktail perfetti a casa nella guida definitiva al bartending di Icon.

Guida-definitiva-al-bartending-martina-bonci-
Martina Bonci, Gucci Giardino 25

Scegliere gli strumenti giusti

Per cimentarsi con l’home-bartending è necessario avere a disposizione gli strumenti essenziali per la miscelazione. “Il jigger serve per misurare la quantità di ogni singolo prodotto che compone la ricetta del cocktail. È indispensabile averne almeno uno per garantire un buon bilanciamento alla bevuta”, racconta Martina Bonci. “Nella lista della spesa metterei anche uno shaker con cui realizzare alcuni dei cocktail più famosi come il Daiquiri e il Margarita, oltre allo strainer, lo strumento con cui si filtra il liquido e si versa dallo shaker direttamente nel bicchiere”.

Shaker-e-jigger-guida-al-bartending
Getty Images

Attenzione al ghiaccio

Chi conosce le tendenze della mixology sa che un ghiaccio di qualità è fondamentale sia per una questione estetica, sia gustativa. Se dalla forma di cubo o parallelepipedo e completamente trasparente, il ghiaccio dona al cocktail preparato a casa l’aspetto delle miscele dei bartender professionisti. Inoltre, se puro, non altera il gusto del drink e, sciogliendosi più lentamente, evita di diluire troppo il drink, consentendo una degustazione più rilassata. “In commercio esistono degli stampi in silicone con cui creare i cubi di ghiaccio direttamente nel freezer di casa. Inoltre, in molti supermercati è facile trovare il ghiaccio trasparente in busta, venduto anche a forma di sfera” svela la bar manager di Gucci Giardino 25. “Un’alternativa più avanzata è quella di inserire dell’acqua distillata negli stampi, lasciarla per qualche ora a temperatura ambiente per facilitare la cristallizzazione, coprire il tutto con la carta stagnola per non far penetrare le impurità e lasciare in freezer”. Chi non ha a disposizione degli stampi potrà riutilizzare le vaschette di gelato e tagliare, la lastra di ghiaccio ottenuta, in cubi e parallelepipedi più piccoli, utilizzando un coltello da pane con la lama riscaldata.

guida-al-bartending-ghiaccio-critstallino
Getty Images

Trovare l’ispirazione

Chi frequenta regolarmente i cocktail bar sa che il proprio bartender di fiducia è la miglior fonte di ispirazione per scegliere quali drink preparare a casa. “Spesso i nostri clienti ci chiedono come replicare le ricette che assaggiano da Gucci Giardino 25”, prosegue Martina Bonci. “Noi cerchiamo di fornire delle spiegazioni semplici e chiare e, quando il cocktail contiene degli ingredienti home-made, consigliamo delle alternative già presenti sul mercato come sciroppi e succhi”. Chiedere al mixologist, dunque, è la scelta migliore per decidere quale cocktail offrire agli ospiti e per padroneggiare le tecniche di miscelazione. In alternativa, su internet ci sono numerosi siti che raccolgono ricette e video tutorial da seguire, mentre sono sempre di più le pubblicazioni dedicate alla mixology da acquistare in libreria.

Memoire-di-Negroni-guida-al-bartending-Martina-Bonci
Memoire di Negroni, Gucci Giardino 25

Fare la giusta spesa

I cocktail sono composti da ingredienti freschi e prodotti già imbottigliati. Prima di procedere con la preparazione del drink è quindi buona norma assicurarsi di avere a disposizione tutto il necessario. “Nella dispensa di un appassionato di mixology non devono mai mancare limoni, piante aromatiche come menta e basilico e bianco d’uovo, meglio se già pastorizzato” continua Martina Bonci. “Importante anche la frutta di stagione: in estate consiglio la fragola e le ciliegie, mentre nella stagione fredda il mandarino. Anche le spezie sono fondamentali ed è bene avere sempre a portata di mano cannella, zenzero e pepe. Il sale è utile per creare la famosa crusta sul bicchiere quando si prepara il Margarita o per “condire” drink come il Bloody Mary”. Chi ama drink dai sentori tropicali potrà procurarsi anche dei lime freschi, che dovranno essere massaggiati prima di essere spremuti per estrarre più succo possibile.

spesa-per-fare-i-cocktail
Unsplash

L’essenziale in bottigliera

Accanto agli ingredienti freschi, tra gli indispensabili per realizzare dei cocktail perfetti a casa ci sono gli alcolici e i sodati. “Non è necessario avere una bottigliera troppo abbondante, ma ci sono dei must have che non possono mancare. Una referenza di aperitivo italiano e di bitter, una bottiglia di gin, una di bourbon, di vodka e di tequila sono più che sufficienti per iniziare” continua la bar manager di Gucci Giardino 25. “Non dimentichiamo anche un ottimo vermouth dry per preparare un martini e una bollicina per rendere tutto più frizzante. Esistono champagne perfetti per la miscelazione, con cui servire un raffinato French 75, cocktail a base di gin e limone”. Per realizzare dei long drink freschi e beverini servono poi dei sodati: acqua tonica classica e sode aromatizzate. “Quella al pompelmo rosa è facilmente reperibile e consente di preparare il Paloma, drink di tendenza con tequila e sciroppo d’agave”. In generale, quando si scelgono i prodotti in bottiglia, è bene optare per marchi di qualità. “È meglio spendere qualche euro in più per un buon superalcolico, che fa la differenza sia nel gusto che nel benessere del dopo bevuta”. 

Come scegliere i bicchieri e le decorazioni

“Il bicchiere è molto importante. Quello giusto, dona un aspetto più professionale al cocktail. A casa basta averne tre: tumbler basso, tumbler alto e coppetta”, racconta Bonci. Per un effetto più contemporaneo è bene optare per un vetro sottile e un design minimale, mentre nei mercatini dell’antiquariato spesso si trovano pezzi unici perfetti per servire drink classici e vintage dimenticati. Alcuni cocktail prevedono poi delle garnish, ovvero degli elementi decorativi come scorze di limone e arancia, fette di frutta fresca e fiori edibili. “Un pelapatate permette di ottenere una zest senza rimuovere la parte bianca del frutto, che ha un sapore amaro non piacevole. Quando invece si inseriscono degli spicchi di frutta è bene tagliarli tutti delle stesse dimensioni, per ottenere un miglior risultato estetico”, continua la mixologist. 

Guida-home-bartending-cocktail-perfetti
Getty Images

Servizio e food pairing

Quando gli ospiti arrivano a casa per l’aperitivo è bene farli accomodare e offrire loro un bicchiere d’acqua, proprio come si fa in un cocktail bar. “A tavola non devono mai mancare dei fazzolettini e, per non bagnare il tavolo, i sottobicchieri. Qui si può giocare con tanti diversi colori e illustrazioni che possono abbinarsi con lo stile del cocktail”, aggiunge Martina Bonci. “Quando si shakera è importante farlo davanti agli amici per creare un momento di intrattenimento, mentre in sottofondo non può mai mancare una playlist”. Per completare il servizio del cocktail è fondamentale pensare a un accompagnamento food. “Le classiche olive accanto a un Negroni o un Americano, mentre i più creativi possono abbinare nachos e guacamole ai drink di ispirazione messicana”, conclude la bar manager. “Pop-corn e patatine sono sempre graditi, ma attenzione a non abusarne perché il sale fa venire ancora più sete e potreste esaurire le scorte della bottigliera”.