Tendenze cocktail 2024, che cosa berremo domani?

Tendenze cocktail 2024, che cosa berremo domani?

di Penelope Vaglini

Bere meno ma meglio, sicuramente con un basso tenore alcolico e provando ricette che simulano quelle dei piatti salati più conosciuti. Ecco i trend cocktail 2024 raccolti dagli esperti di settore

Il 2023 è stato un anno di riscoperta e riconquista delle proprie libertà, a dispetto dello scenario internazionale instabile. Il settore beverage ha visto nuovi approcci flessibili al consumo, con una crescita del trend del low alcol, degli analcolici e un’attenzione sempre più forte alla componente sostenibile di prodotti e cocktail.

Secondo il trend report 2024 di Bacardi, i consumatori non sono mai stati così consci di quello di cui hanno bisogno e dei propri gusti. A livello generale sanno perfettamente cosa amano e cosa detestano. L’interesse verso l’esplorazione e le esperienze mai vissute è sempre più grande e plasma le richieste che vengono fatte al bancone.

La consapevolezza verso il mondo della mixology sta crescendo, con una nuova cultura legata al mondo dei drink e dei liquori guidata dal recente interesse mediatico per la cocktail industry. Ecco quindi quali saranno le tendenze cocktail 2024 più importanti, captate nei report delle aziende leader di settore.

Meno (e mini) è meglio

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One Sip Martini, Tayēr + Elementary

“Bere meno, ma meglio” è il mantra dell’anno. Specialmente per le nuove generazioni che hanno dato impulso al settore dei prodotti analcolici e alle drink list a basso tenore alcolico. Emblema di questo trend è la diffusione dei mini cocktail, porzioni dimezzate che consentono di assaggiare più proposte senza esagerare.

The Spirits Business riporta l’esempio del cocktail bar Tayēr + Elementary – tra i dieci locali migliori del mondo per The World’s 50 Best Bars – che da anni serve il suo One-Sip Martini, drink da bere in un sorso, al prezzo di 4 sterline. Il magazine teorizza anche la nascita di Cosmopolitiny, Minimosa, Micro Mule e Short Island Iced Tea: piccole porzioni dei cocktail classici più celebri capaci di giocare con le parole e da prendere a piccoli sorsi.

Inoltre, la “premiumizzazione” è sempre più evidente e porta i consumatori a preferire prodotti di alta qualità, anche a fronte di una una spesa più alta. Largo dunque a distillati vintage e invecchiamenti particolari che conquisteranno i palati in cerca di gusti inediti.

La cena è nel bicchiere

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Cold Pizza, Double Chicken Please

Anche se i consumatori si sono abituati al lancio di prodotti di liquoristica che prendono ispirazione dal mondo dei dessert (come il Tiramisù di casa di Bonaventura Maschio), il 2024 sarà l’anno dei cocktail ispirati alle ricette salate.

A guidare le tendenze cocktail 2024 ci pensa il Double Chicken Please, cocktail bar di New York che continua a conquistare riconoscimenti per le sue proposte fuori dagli schemi. Come il French Toast, il Cold Pizza e il Waldorf Salad. Sostiene il dilagare di questo trend anche il Time Magazine, attraverso le parole della mixologist Lauren Paylor O’Brien. Per ideare suoi cocktail la vincitrice della prima stagione di Drink Masters su Netflix si ispira infatti a ricette salate.

The Savory Project a Hong Kong, nato da un’idea dei soci del pluripremiato bar Coa, punta tutto su sapori e texture complesse utilizzando ingredienti come la carne essiccata di Angus nel drink “Thai Beef Salad”. Il nuovissimo bar londinese di Nico de Soto, Wacky Wombat, porta invece a Soho i sapori della Vegemite. La celebre crema salata della Kraft, viene miscelata sotto forma di bitters a pisco, lime e foglia di fico.

Mindful drinking, tendenze cocktail 2024

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Cocktail low alcol, Diego Ferrari

Le ultime ricerche di IWSR, osservatorio specializzato in ricerche di mercato nel settore beverage, affermano che un quarto dei consumatori a livello globale sta pianificando di bere drink low alcol o analcolici durante il 2024. Come riportato dal trend report di Bacardi, il settore del NoLo (no-low alcol) crescerà del 67% entro il 2026 raggiungendo il valore di 359 milioni di dollari. Ecco perché molti mixologist stanno sviluppando ricette in questa direzione.

Derek Brown, proprietario di diversi locali a Washington, ha così pubblicato il ricettario analcolico Mindful Mixology. Ma in Italia c’è chi aveva già predetto l’ascesa di questa tendenza. Il brand ambassador e mixologist Diego Ferrari nel 2014 al Rotonda Bistro di Milano proponeva miscele con un basso indice abv, raccolte poi nel libro “Cocktail low alcol”.

Nuove frontiere dell’AI

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The Bourbon Revival, creato con BarGPT

Il mondo digitale sta contribuendo a plasmare inedite modalità di consumo dei cocktail, fornendo nuove opzioni di personalizzazione e contribuendo a creare nuove comunità. BarGPT è un’intelligenza artificiale che permette di generare cocktail virtuali basandosi su infinite opzioni. Bacardi lo cita nel suo trend report, attribuendogli già 14000 ricette create secondo gli input dei visitatori della piattaforma. Nelle richieste è possibile citare ingredienti, ispirazioni artistiche e cinematografiche, per un risultato unico a ogni ordine.

Niente paura per i bartender, l’esperienza di bevuta ha una forte componente emozionale legata alla routine del bar, all’accoglienza in sala e all’esperienza del mixologist capace di consigliare il cocktail più adatto alle esigenze dell’ospite. Certo è che, con l’aiuto dell’AI, anche il lavoro al bar potrà essere ottimizzato, velocizzando le operazioni di routine per concentrarsi ancora di più sull’ospitalità.

Tendenze cocktail 2024: #Icetok

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Carnaval, Lima

Il ghiaccio è un ingrediente importante per la buona riuscita di un cocktail e sta finalmente conquistando l’attenzione che merita. È diventato anche un trend su TikTok, dove l’hashtag #icetok ha quasi 2 miliardi di visualizzazioni. Nei reel casalinghi interi scompartimenti del freezer sono invasi da cubi e sfere contenenti frutta ed erbe aromatiche che, con l’aumento della temperatura, rilasciano nel drink sentori particolari.

La versione professionale si osserva in diversi locali in giro per il mondo, che creano forme colorate nei loro cubi per modificare il sapore delle ricette o per semplici ragioni estetiche. Dandelion, speakeasy milanese, ricrea forme astratte colorate all’interno dei suoi cubetti. Il cocktail bar Carnaval di Lima ha addirittura una stanza completamente dedicata al ghiaccio e sforna sculture gelate a forma di ananas e di stalattiti, differenti per ogni drink del menu.