I pezzi da 90 di Rossi d’Angera

I pezzi da 90 di Rossi d’Angera

di Penelope Vaglini

Spitz, Cedro e Gin sono i prodotti iconici della distilleria del Lago Maggiore che da decenni anticipa le più attuali tendenze degli aperitivi

Rossi d’Angera, la distilleria sul Lago Maggiore che ha fatto degli “aperitivi” il suo cavallo di battaglia, sfodera i suoi pezzi da 90 per celebrare l’anniversario dall’uscita sul mercato del Gin Latitudine45. Nato quando il primato del distillato di ginepro era ancora detenuto oltremanica, il gin dai profumi del lago è solo uno dei prodotti della distilleria che hanno anticipato le mode, dettando tendenza nel campo degli spirits. 

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Arturo Rossi

Oggi alla quinta generazione, guidata da Arturo Rossi e dal figlio Nicola, la Rossi d’Angera mantiene il suo spazio nelle bottigliere dei migliori cocktail bar, grazie all’impiego sempre più frequente della liquoristica in mixology. Caratterizzati dalle botaniche del terroir del basso Lago Maggiore, con i loro profumi il Cedro, lo Spitz e il Gin Latitudine45 sono i pezzi da novanta della Rossi, conosciuti da tutti i drink lover. Di seguito le loro caratteristiche e i consigli per degustarli in ottimi cocktail d’autore.

Cedro

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Cedro Rossi d’Angera

Chi lo beveva a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 sosteneva che “tirasse su il cuore”. Il Cedro della Rossi d’Angera è un prodotto relativamente giovane nella gamma della distilleria, nato nel secondo dopoguerra per la bevuta liscia a fine pasto. Creato per valorizzare le coltivazioni di agrumi del Lago Maggiore, il suo colore cristallino, ottenuto dall’infusione delle scorze di cedro passate poi in distillazione, è presto diventato di moda specialmente perché, in quegli anni, erano pochissimi i rivali sul mercato. Oggi, grazie al suo impiego in mixology da parte dei più grandi bartender italiani, come Antonio Parlapiano del Jerry Thomas Speakeasy di Roma, sta tornando in voga, con i suoi sentori di fiori di zagara e note agrumate che ricordano quelle del limone. Nicola Rossi consiglia di miscelarne 30 ml insieme al succo di mezzo limone, acqua gasata e un cucchiaino di vermouth bianco, mescolando con ghiaccio e terminando con un twist di limone. Leggero e beverino, questo drink è perfetto per accompagnare un brunch o un aperitivo, grazie alle sue note fresche e agrumate.

Spitz

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Spitz Rossi d’Angera

Da non confondere per nessun motivo con lo Spritz cocktail, questo prodotto è tra gli aperitivi più particolari prodotti da Rossi d’Angera. Nato negli anni ’20, si è da subito contraddistinto per la ricetta esclusiva che si differenzia da quella dei classici liquori alla genziana francesi, aperitivi per eccellenza della Belle Époque. Arturo Rossi racconta che suo padre e il nonno, che frequentavano spesso la zona di Marsiglia, hanno assaggiato lo spirito alla genziana in territorio francese e preso spunto da quello per creare una ricetta più gentile e piacevole. Una Genziana dal gusto italiano capace di mantenere la tipica prorompenza aromatica dell’aperitivo, tuttavia più gradevole al palato. Lo Spitz è il risultato delle loro sperimentazioni, un liquore amaricante dalla piacevole dolcezza indicato per l’aperitivo classico, in sostituzione di un vermouth. Da degustare in una versione “varesina” del Negroni, più gentile rispetto al classico cocktail del Conte. Nicola Rossi lo prepara con 30 ml di bitter, 30 ml di vermouth e 30 ml di Spitz, direttamente in un bicchiere old fashioned riempito di ghiaccio. Oppure, c’è anche lo Sciur Rossi, un mix di 50 ml di Spitz e 30 ml di bitter, per chi ama una bevuta dalle spiccate note amaricanti.

Gin Latitudine45

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Gin Latitudine45 Rossi d’Angera

Per i “grappaioli”, come li chiama scherzosamente Arturo Rossi, riuscire a produrre un gin di qualità è una soddisfazione in più. Per Rossi d’Angera è addirittura un vanto, poiché oggi il suo distillato di ginepro spegne la novantesima candelina. L’intuito dei distillatori del lago maggiore ha infatti anticipato tante mode nel panorama internazionale degli spirits, compresa quella dei gin artigianali, distillati capaci di racchiudere tutte le sfumature di un terroir all’interno della bottiglia. Un sorso di Latitudine45, che deve il suo nome alle coordinate geografiche di Angera e ai gradi alcolici del distillato, è come un giro in barca sul Lago Maggiore, grazie alle note balsamiche delle gemme di pino e ai freschi sentori dell’achillea spontanea. Non a caso, sulla storica etichetta del gin, è illustrata una barca a vela che si culla nelle acque lacustri, oggi sostituita da una grafica contemporanea, che posiziona il gin di Rossi d’Angera nella fascia premium del settore. Agli amanti dei drink a base gin non resta quindi che provare il Last Work firmato da Alessio Giovannesi, Brand Ambassador di Rossi. Basta inserire, all’interno di un mixing glass colmo di ghiaccio, 50 ml di Gin Latitudine45, 20 ml di Vermouth Style.31 e 10 ml di Spitz, mescolare con un bar spoon e filtrare in una coppa martini ghiacciata. Il tocco finale? Una ciliegina, che sta bene non solo sulle torte, ma anche nei drink d’autore.