Il whisky non è un distillato invernale. Ecco come miscelarlo in tre cocktail freschi ed estivi

Il whisky non è un distillato invernale. Ecco come miscelarlo in tre cocktail freschi ed estivi

di Penelope Vaglini

Gli amanti di whisky e whiskey, i distillati di cereali più miscelati al mondo, possono apprezzarli in ogni stagione. Ecco tre ricette fresche per degustarli anche in estate.

Di tendenza sui banconi bar di tutto il mondo, il distillato di cereali conosciuto come whisky o whiskey in relazione alla sua provenienza e ai diversi metodi di distillazione, è da anni in testa alle classifiche quale base alcolica dei cocktail più richiesti. Dall’Old Fashioned, al Manhattan, passando per il Whiskey Sour, i drink lover non sembrano voler rinunciare alle miscele preparate con questo spirito. Sono in molti, però, a non conoscerne ancora tutte le potenzialità, specialmente in mixology, dove viene comunemente associato a drink molto corposi e dall’alto tasso alcolico, ideali per le bevute nella stagione fredda. In realtà, grazie alla sua versatilità, può essere degustato anche nelle giornate più calde, all’interno di drink freschi e beverini, ideali per i palati che vogliono avvicinarsi al distillato in maniera graduale. Ecco quindi tre ricette a base di whisky giapponese, rye whiskey e bourbon, da sorseggiare quest’estate.

Whiskey Sour

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Credits i-Stock

I cocktail sour sono una certezza per gli aperitivi estivi. Con la loro texture morbida accarezzano il palato e, grazie all’equilibrio tra dolcezza e acidità, mantengono un sorso fresco e piacevole. Il bourbon, american whiskey prodotto in Kentucky e in Tennessee, si presta particolarmente bene per questa preparazione, che può essere servita in due diverse versioni. La prima è on the rocks, ovvero all’interno di un bicchiere basso colmo di ghiaccio, mentre la seconda è in una coppetta ghiacciata, estremamente di tendenza, come la Nick&Nora, che prende il nome dalla coppia appassionata di cocktail protagonista di un celebre film degli anni ’30. Per realizzare un Whiskey Sour da manuale c’è bisogno di uno shaker ripieno di cubetti di ghiaccio in cui inserire 45 ml di bourbon, 25 ml di succo di limone fresco, 20 ml di sciroppo di zucchero e 20 ml di albume. A questo punto è sufficiente procede con una shakerata vigorosa che andrà poi ripetuta una seconda volta senza ghiaccio. La miscela cremosa potrà poi essere filtrata nel bicchiere e decorata con una zest di arancia. Un trucco da bartender? Procurarsi uno schiumatore elettrico consentirà di risparmiare la dry shake (l’agitata senza ghiaccio), ottenendo comunque una texture morbida e setosa.

Ginger Ale Highball

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Chi è in cerca di un drink semplice tanto da preparare quanto da degustare, troverà nel Ginger Ale Highball un valido alleato. La rapidità di preparazione e la facilità di beva, lo assimilano a un cocktail come il Gin&Tonic, anche se la base alcolica completamente diversa e la speziatura lo rendono ideale per l’ora del brunch e a pranzo. Al suo interno si trovano solamente due ingredienti: il rye whiskey, distillato di segale dalle spiccate note speziate e la Ginger Ale, capace di esaltare lo spirito con i suoi sentori leggermente piccanti e la dolce effervescenza. Il risultato è un cocktail estremamente rinfrescante e allo stesso tempo grintoso, grazie alla persistenza del distillato, le cui note aromatiche non vengono sovrastate, bensì valorizzate dallo zenzero. Chi vuole preparalo dovrà munirsi, oltre che dei due ingredienti principali, di un bicchiere da long drink pieno di ghiaccio. Basterà poi inserirvi 50 ml di distillato di segale direttamente, colmare con la Ginger Ale e prepararsi a degustare questa miscela piacevolmente speziata.

Mizuwari

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Un cocktail semplice ed elegante, in puro stile giapponese. Il Mizuwari è molto popolare nel Paese del Sol Levante, dove viene gustato durante i pasti in sostituzione a un classico calice di vino. La sua ricetta è molto facile da realizzare ed è composta da pochi elementi, racchiusi nel nome stesso della miscela. Mizuwari è infatti l’unione di –Mizu che significa “acqua” e –Wari, ovvero “proporzione”. Non a caso il liquido cristallino è una componente molto importante in questo highball poiché serve a “tagliare” la parte alcolica del whisky giapponese, diluendola a dovere. Per realizzarlo basta procurarsi un ottimo distillato di cereali e dell’acqua fredda, ghiaccio, uno zest di limone e un ciuffetto di menta. Essendo un long drink, va costruito direttamente all’interno di un bicchiere highball prendendosi il giusto tempo, proprio come la filosofia giapponese insegna. Dopo aver raffreddato il tumbler alto con un po’ di ghiaccio e aver scolato l’acqua in eccesso, si versano 60 ml di whisky giapponese per poi procedere con lo stir, ovvero la rotazione del bar spoon all’interno del bicchiere. Tradizione vuole che si debbano fare 13 giri, poi colmare con l’acqua ghiacciata e mescolare ancora tre volte e mezzo. A questo punto non resta che diffondere gli oli essenziali del limone sul drink, decorare con un ciuffetto di menta e prepararsi per brindare con questa freschissima miscela a base whisky. Kanpai!