A Grottaglie una due giorni di degustazioni con la colonna sonora firmata da Don Pasta

Vino pugliese autoctono, cibo di strada, ceramiche d’autore e le note musicali scelte dal gastro-deejay Don Pasta, sono gli ingredienti che riempiono i vicoli di Grottaglie (Taranto) durante la V edizione di Vino è Musica, nei prossimi 31 luglio e 1 agosto.
Ecco i nostri 5 motivi per non perdere questa suggestiva kermesse estiva. 

– Calici tra le ceramiche. Percorso di  degustazione vini (20 le cantine coinvolte tra piccoli e grandi produttori) nelle suggestive ‘nchiosce (vicoli) e nelle botteghe storiche del Quartiere delle Ceramiche, da seguire con calice e mappa alla mano. 

– Vino è Slowine. Sulla panoramica terrazza di Casa Vestita, guidati da Francesco Muci, coordinatore di Slow Wine Puglia, degustazione di 5 vini del territorio accompagnati da prodotti Slow Food (Capocollo di Martina Franca, Caciocavallo podolico del Gargano, Biscotto di Ceglie): un laboratorio che include visita guidata alla casa e alla chiesa rupestre medievale da poco scoperta al suo interno. 

– Wine Sound System. L’economista e deejay Daniele de Michele, in arte Don Pasta, propone con il suo stile da ‘gastrofilosofo’ un’originale degustazione a base di vino e musica, abbinando alle etichette il racconto del produttore e la canzone più adatta, ‘così da sentire – spiega lui – il suono della vigna, la melodia del bicchiere versato, il respirare del contadino che raccoglie, del percuotere nel pigiare’. 

– Street Food ‘made in Puglia’. Friselline di grano con pomodorini dell’agro grottagliese, le tipiche bombette (involtini) di carne alla brace, panzerotti e pucce (pagnotte morbide) alle olive accompagnano per le vie di Grottaglie oltre 100 etichette di 29 aziende pugliesi, mentre gli chef preparano a vista le loro specialità: l’insalata di grano duro con cipolla di Acquaviva, barattieri (cetrioli locali), pomodorino fiaschetto, caprino ed olio extravergine di Riccardo Barbera, il kebab all’italiana con verdure locali e carne podolica di Agostino Bartoli, e la bruschetta gourmet di pane arso con melanzana, cacio ricotta, pomodori infornati e capocollo di Martina Franca di Vito Netti. 

– Arte e Musica. Oltre alla mostra diffusa di ceramiche, vanto della cittadina pugliese, a rendere ancor più piacevoli le degustazioni ci sono le performance musicali di giovani promesse, spettacoli di danza, esposizioni di fotografia e le calde note jazz di Cesare dell’Anna che con la sua tromba infiamma con ulteriore passione vino e serate grottagliesi.