Melagrana, 4 cose da sapere
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Melagrana, 4 cose da sapere

di Aldo Fresia

Origini, simbologia, curiosità e ricette tradizionali come il grano cotto

Pur con differenze a seconda delle aree culturali, la melagrana è frequentemente associata al concetto di fertilità per via dei suoi numerosi semi: i chicchi vengono lanciati agli sposi durante le feste nuziali orientali, mentre nell’antica Grecia era utilizzata nei riti dionisiaci, insieme all’uva e ai fichi.

La tradizione cristiana aggiunge un elemento, come testimonia la Madonna della melagrana dipinto da Sandro Botticelli nel 1487: il frutto, tenuto in mano dalla donna e da Gesù bambino, diventa simbolo di martirio, a causa del colore rosso sangue del succo, ma di martirio fecondo, considerati appunto i semi copiosi.

La melagrana è alla base di una dolce tipico della città di Foggia e tradizionalmente cucinato in occasione della Commemorazione dei morti (2 novembre). Si tratta del cosiddetto grano cotto, preparato bollendo a fuoco lento il grano e poi, una volta scolato e raffreddato, aggiungendo semi di melagrana, cioccolato spezzettato, canditi, noci e amalgamando il tutto con del vincotto.

Al di là di questa ricetta e di occasionali salse associate ai bolliti, la melagrana non è utilizzata frequentemente nelle cucine italiane, dove si trova soprattutto sotto forma di succo – ricco di calorie, polifenoli antiossidanti e con una buona quantità di vitamine e potassio.

La sua diffusione in Italia e in Europa affonda radici lontane nel tempo, in parte per merito di Fenici e Romani, ma in modo particolare grazie all’invasione araba. Pare che la patria d’origine sia l’Asia Sud-Occidentale, da cui si è poi diffusa in tutto il bacino Mediterraneo e successivamente in America Latina (nella seconda metà del Settecento, grazie ai colonizzatori spagnoli).

L’ampia diffusione ha propiziato numerosissime varietà di melagrana: l’Istituto Agricolo di Ricerca dell’Iran ne ha censite oltre 20 solo all’interno del suo territorio. Esiste anche una versione nana dell’albero melograno, cui si ricorre spesso come pianta ornamentale e i cui frutti non sono commestibili.

In linea di massima, e se il fruttivendolo si rifornisce da produttori nazionali (vi sono coltivazioni in Salento, per esempio), la melagrana si trova da settembre a novembre.