Lo chef stellato Giancarlo Morelli consiglia tre panini da mangiare sotto l’ombrellone e bordo piscina

Voglia di un piatto veloce, fresco e buono? Il panino. Lo chef, una stella Michelin Giancarlo Morelli ne consiglia tre speciali da gustare fronte mare o bordo piscina. E, per chi volesse approfondire l’argomento, consiglia di leggere Sardegna, le novità dell’estate.

Total Spring – “Un tributo alla terra e ai suoi frutti di stagione. Il mio Total spring, con pane di segale tostato, mousse di salva cremasco, asparagi di Oreno caramellati, filetto di salmerino in cottura di olio extravergine d’oliva, uova di quaglia strapazzate e bacche balsamiche, è quello che ci vuole per ricevere la giusta dose di energia”.

Club Sandwich-Inside Out “La leggenda narra che la ricetta originale del panino nacque da un certo Lord Sandwich che, per mangiare durante una partita di carte, inventò questo sostanzioso tramezzino a più strati. Diventato presto un must negli hotel di New York di un secolo fa, è possibile gustarlo oggi in chiave rivisitata, spalmando il pane con il gelato al Parmigiano e accompagnandolo con diverse chicche, al ritmo di stagione. Il mio Inside Out ha come componente base il gusto, la presentazione e l’originalità grazie a ingredienti come il burro d’alpeggio, la cipolla di Tropea, il cuore di lattuga, il gelato al Parmigiano, la ventresca di tonno, le uova di quaglia leggermente cotte e, last but not the least, il prosciutto crudo di Parma stagionato venticinque e trentacinque mesi”.
 
Armonia ed equilibrio – “Il mio panino è un equilibrio fra le varie parti ottenuto tramite l’armonia di elementi diversi e la presenza dell’immancabile elemento umido (come il formaggio fuso), importante per coinvolgere il palato. E poi adoro il gesto del dito che pulisce lo sbaffo. Inoltre, ho scelto un pane croccante, dalla consistenza fragrante, farcito con una frittatina di erbazzone e uova di quaglia, filetto di vitello all’olio extra vergine caninese, pomodoro confit alle erbe di collina e ammorbidito con crema olandese al profumo di agrumi. Ho voluto regalare un tocco selvatico nuovo, ontologicamente mio che reputo profondamente moderno nella sua eticità. Ossia, ho aggiunto le erbe di campo” .