Da Firenze a Parigi, per la cena d’eccellenza si sceglie l’hotel

L’alta ristorazione e gli hotel di lusso vanno sempre più di pari passo. Un’offerta gastronomica di livello, location d’eccezione, attenzione per il cliente che non necessariamente deve essere ospite delle strutture. Andare a cena nei ristoranti all’interno degli hotel delle proprie città (e non solo) è sempre più di moda. Ecco qualche consiglio sulle mete più cool del momento.

Firenze. Il ristorante Borgo San Jacopo racconta di un viaggio nella più alta cucina italiana e toscana anche se una cena con vista sull’Arno e sul Ponte Vecchio è già di per sé un’esperienza unica. Questo ristorante, che fa parte del gruppo Lungarno Collection e fa capo alla famiglia Ferragamo, è guidato dello chef stellato Peter Brunel e rappresenta in pieno il suo amore per il territorio italiano e le sue eccellenze. Oltre al menù stagionale, ci sono quello ispirato ai classici sapori toscani  “La mia Toscana” e quello dedicato alla patata “Variazioni sul Tema Patata” che nelle mani del trentino Brunel si trasforma in pietra, spaghetto o gelato.

Torino. Il ristorante Les petites Madeleines ha aperto all’interno del Turin Palace Hotel e in cucina vede il giovane chef Stefano Sforza. La costante ricerca di armonia tra sapori, tradizione e semplicità è alla base dell’offerta gastronomica dove il cibo è piacevole necessità, ma diventa anche, attraverso la memoria sensoriale e la convivialità della tavola, pura emozione. La cucina di Sforza, che ha alle spalle esperienze con Alain Ducasse e al Trussardi alla Scala di Milano, è un sapiente connubio di tradizione piemontese e innovazione. Le verdure per lui rappresentano un viaggio attraverso i sensi (non a caso sull’incredibile terrazza dell’hotel ha creato un orto): appagano la vista grazie ai colori brillanti, il tatto inserendo elementi croccanti o comunque con una consistenza diversa rispetto a una verdura cotta, il gusto che deve sempre rimanere riconoscibile. Tra i suoi must il Merluzzo cotto nel brodo di fieno.

Venezia. The Egg è il concept bistrot ispirato all’uovo che lo chef torinese Nicola Batavia ha aperto a Venezia, all’ultimo piano dell’Hotel Danieli . Il locale ospita circa 45 coperti con apertura serale, a partire dall’aperitivo, dal martedì al sabato. Il menù include creazioni culinarie preparate con materie prime mediterranee e veneziane di assoluta eccellenza, tra cichéti – originali o reinterpretati attingendo alla tradizione locale – main course e dessert firmati Batavia, anche in menù degustazione. L’uovo è ingrediente o semplicemente ispirazione concettuale, a partire dal signature dish “uovo di quaglia al palet con spinaci e liquirizia”.

Parigi. L’aperitivo sulla terrazza del Molitor è uno degli appuntamenti più in voga del momento. Questo luogo, aperto nel 1929, è stato per 60 anni la più importante piscina della capitale francese ed è conosciuto da tutti gli abitanti della Ville Lumiére. Chiuso nel 1989, oggi il Molitor è un hotel di lusso con due piscine e una particolare attenzione per l’arte. Il menù del ristorante è firmato dallo chef stellato Yannick Alléno e offre una proposta di incontro unica tra quanto preparato da Julien Mercier e dai vincitori del Meilleurs Ouvriers de France  che sono invitati qui per ogni stagione. Tutti insieme formano un team di chef capace di dare forma a proposte differenti che variano a seconda che si decida di mangiare nella grande sala, nel bar o nella terrazza sul rooftop che gode di una incantevole vista su Parigi.