Cucina “mare & monti” passando per la pizza d’autore

Meta classica e gettonatissima dell’estate è la Versilia: quella striscia di Toscana che va dalle spiagge di Forte dei Marmi a Viareggio, passando per Pietrasanta, città d’arte ritrovo dell’intellighenzia non solo local, ma anche molto newyorkese. Se si rimane in spiaggia fino all’ultimo raggio di sole poi finisce che la scelta sui ristoranti non sia molto ragionata. Ecco dunque una miniguida che vi toglierà dall’imbarazzo della scelta del locale last minute e di alternare “mare & monti”: dalle Apuane (quasi) alla costa.

A Forte dei Marmi, Pesce Baracca è un locale new concept, anzi multi-concept: banco di pesce fresco, street food, ristorante, gastronomia gourmet. La chiave è la freschezza del pescato quotidiano, la varietà e la sua selezione: sia che vogliate accomodarvi ai tavolini, sia che portiate via un cartoccio fumante di frittura di calamaretti spillo, sia che scegliate del pesce facendolo sfilettare e cucinare, pronto per la cena o il pranzo a casa. Insomma una pescheria-ristorante con una marcia in più. Ottima la location, all’inizio del Pontile del Forte, in un locale storico dei favolosi ’60 dall’interior completamente rinnovato che ha mantenuto lo stile “fortemarmino” (pavimenti in marmo, poltroncine da regista, bianco, rosso e blu i colori dominanti).

Sempre a Forte, con i piedi nella sabbia e la vista sul mare: è l’Orsa Maggiore, ristorante dell’omonimo stabilimento balneare, da provare per la pausa pranzo o per una cena a lume di candela sotto le stelle.
La regia della cucina è affidata allo stellato Giancarlo Morelli (Pomiroeu di Seregno), che propone piatti contemporanei: dalla Seppia ripiena alla panzanella, la sua riduzione e croccante di bieta, al Raviolo di pasta fresca al primo sale di capra, erba orsina e prosciutto crudo toscano. In carta anche una buona scelta di piatti vegetariani. E per chi ama il mare d’inverno l’Orsa Maggiore è aperto tutto l’anno.

La Bottega è lungo il viale alberato che va da Marina a Pietrasanta. Il nome deriva dalla sua precedente “identità”: negli anni ’20 era uno spaccio alimentare, poi un negozio dove tutti, turisti e locali, andavano a comprare i prodotti più buoni della zona: pecorino, salumi, vini, pane e farine.
Questo locale è un classico delle sere d’estate, per chiacchierare in giardino (con tanto di orto aromatico) ascoltando buona musica live mentre si cena e i bambini scorrazzano. Da provare ricette semplici della tradizione versiliese e toscana: le focaccine, le panzanelle (pasta di pane fritta e salata), la pappa col pomodoro, ma anche la burrata e le alici del Cantabrico. Birre artigianali, una buona carta dei vini. Nello spazio accanto un bel laboratorio dove ci sono mostre fotografiche di artisti contemporanei.

Se avete voglia di qualcosa di semplice come una pizza, ma con un twist d’autore, andate da Apogeo a Marina di Pietrasanta: in una bella casa colonica d’inizio ‘900 circondata da un grande prato. Gli interni sono shabby-chic, il servizio molto gentile e familiare, inoltre la pizza vale Tre Spicchi del Gambero Rosso: impasto a lunga lievitazione, farine selezionate, toppings come i Presidi Slow Food e prodotti di altissima qualità. Il plus sono le pizze gourmet, firmate in collaborazione con lo chef stellato Andrea Mattei (Meo Modo di Borgo Santo Pietro – Firenze).

A Pietrasanta, “racchiusa” in un palazzo seicentesco proprio accanto al Duomo c’è l’Enoteca Marcucci. L’arredo è spartano, ma suggestivo: si mangia su tavoli semplicissimi, fra due “ali” di scaffali pieni di bottiglie pregiate, oltre 3000 etichette provenienti da tutto il mondo, con annate che vanno dai primi del ‘900 fino al Duemila, alcune rese ancora più uniche dalla firma dei grandi artisti che frequentano Pietrasanta. Menù stagionale, ma cucina toscana con zuppe, carni alla brace di sottobosco e pescato di giornata.