Milano Moda Uomo, il best of della fashion week meneghina

Milano Moda Uomo, il best of della fashion week meneghina

di Annalisa Testa

Dal 18 al 22 di giugno, a Milano in scena le collezioni maschili della prossima primavera-estate 2022

Nell’aria si assapora quasi un clima di ritorno alla normalità anche se il mondo delle sfilate ci metterà ancora un po’ a riassestarsi dopo il lungo periodo di stop. Le sfilate maschili, che portano sotto i riflettori le collezioni della prossima primavera estate 2022, tornano in scena alla Milano Moda Uomo dal 18 al 22 giugno 2021. Un calendario ricco di presentazioni e show digitali puntellato qua e là da qualche sfilata in presenza.

Dolce&Gabbana

Il primo appuntamento è Dolce&Gabbana, uno show che risponde alle keywords luce e colore. Sensualità ed estetica anni Duemila. A fare da sfondo a 95 look, un circo di luminarie simbolo di gioie e di folcrore. Netta manifestazione di voglia di festa attraverso cui Domenico Dolce e Stefano Gabbana raccontano, in chiave urbana, l’immagine del colore e della luce. E difatti lo show è ribattezzato #DGLightTherapy. 

Le luminarie diventano così stampe fotografiche che si stagliano su un fondo notturno cornice in cui si incontrano contemporaneità e nuove generazioni.

In passerella si alternano sui capi placcature, finishing speciali, trattamenti destroyed caratterizzati da ricami. I taping colorati, che diventano veri e propri tessuti, sono la sintesi del concetto colore e luce presente nelle luminarie. E poi broccati, gessati, il pizzo cordonetto e il satin si avvicendano nel racconto esaltando il Fatto a Mano con effetti di hand painting e dripping, che in questa stagione vengono proposti su un tessuto paillettes.

In questo gioco di luci si accende la maestria artigianale  della maison in cui si fondono immagini simboliche con l’atmosfera degli anni 2000, creando nuova visione della Dolce&Gabbana che reinterpreta, attualizza e ricodifica alla luce delle nuove generazioni il Dna del brand fondendolo con il futuro.


Fendi SS22

Fendi

Silvia Venturini Fendi disegna la collezione maschile primavera-estate 2022 di Fendi attraverso lo sguardo panoramico che si può avere dal tetto del Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur, sede della maison. La natura e l’architettura si fondono su una scenografica tela dai colori tenui, che si trasformano nel corso della giornata, per rivelare la multiforme topografia della regione attraverso una luce che muta all’infinito.

La collezione è un gioco tra leggerezza e armonia con un’attenzione acuta sul futuro del lusso. Una palette delicata rievoca la flora e i cieli cangianti della primavera, con toni pastello limone, lime, blu ghiaccio, lavanda, pistacchio e peonia a contrasto con le nuance minerali del travertino, gesso, grafite e ardesia.

Ripresa dagli archivi Fendi, una mappa illustrata di Roma diventa Fendi Land, un disegno cartografico della città con Palazzo Fendi al centro, mentre il fiume Tevere scorre attraverso un labirinto di edifici e strade ornate qua e là da loghi FF realizzati a mano libera. In un’armoniosa suite di simulazioni topografiche intitolata Fendi Earth, motivi astratti dai contorni netti fluttuano su abiti in seta di lino, denim jacquard, t-shirt crochet e shearling intarsiato.

La collezione celebra nuovi volumi sartoriali. Le giacche in lana sono tagliate al busto, o con inserti in organza di nylon; i blazer in lino con revers a punta sono dotati di taschino portapenne e scomparti per gli auricolari. Le tasche cadono sotto l’orlo e le giacche si sbottonano lungo i fianchi.

Infine la collezione accessori: una giocosa fuga dalla realtà, dove gli oggetti quotidiani si trasformano attraverso la maestria artigianale di Fendi. Gli occhialini e la cuffia, realizzati in collaborazione con Arena, si uniscono alle borse per le racchette da ping-pong diventando i nuovi e ironici accessori must have dell’estate.


Etro

Un viaggio in un caleidoscopico stato di grazia. Così è descritta la collezione Primavera Estate 2022 di Etro che, infatti, esplora uno dei valori più iconici del brand, il suo spirito nomade. Sulle note di L’era del cinghiale bianco, uno dei capolavori di Franco Battiato a cui Kean Etro dedica l’intera sfilata, lo Scalo Farini di Milano si trasforma in una passerella, dove la natura si fa strada tra l’asfalto e dove capi fluidi e velatamente sensuali lasciano emergere la personalità di ogni viaggiatore. 

Così inizia un viaggio metafisico, oltre il tempo e lo spazio, che porta fino alle terre assolate descritte nei romanzi di Bruce Chatwin e di Agatha Christie, paesaggi onirici dipinti da tonalità sorbetto e vitaminiche, mentre i toni scuri dalle sfumature argento richiamano la palette di un tramonto misterioso.

Capi più sportivi, indossati sopra ai caftani, sono realizzati in cadi di seta e i classici gilet tennis di Etro in maglia svelano inserti in georgette. Trasparenze muovono le silhouette, le camicie fil coupé sono arricchite da fili dorati, mentre i pantaloni metallici in canvas spalmato sono la divisa di viaggiatori intergalattici. I riconoscibili pattern della maison, che richiamano il mondo degli interiors, si fanno rarefatti per dare un tocco grafico ai pigiama in seta, simboli arcaici decorano shorts e bomber ricamati, mentre messaggi di amore e ottimismo sono stampati sui trench e sulle etichette dei capi.

Lo spirito nomade della collezione è sottolineato anche dagli accessori: grandi bisacce e zaini in morbida pelle lavata si alternano a coloratissimi mini pouch funzionali. I secchielli Paisley, infine, sono decorati da borchie che compaiono anche su slipper, cinture e sui gioielli turchesi con simboli positivi, come un sole splendente.


Prada SS22

Prada

Utopia of normality. È stata intitiolata così lo show che ha portato sotti i riflettori (digitali) la nuova collezione SS22 di Prada. Un tunnel rosso, diseganato da Rem Koolhaas, che già collabora da diverse stagioni con Miuccia Prada, simbolo di una rinascita, di una trasizione che riporta la luce sul presente.

Il video che racconta la nuova collezione è una misteriosa fuga estiva che si conclude in uno spazio in cui natura e artefatto interagiscono. Percorrendo un tunnel rosso e tortuoso, siamo portati in un ambiente nuovo ma familiare. Sdraiati sulla sabbia tra massi di granito o galleggianti sul mare limpido, oggetti rossi in legno apparentemente incagliati si godono il paesaggio incontaminato: un incontro surreale con la natura, un’inattesa infrastruttura balneare.

Giorgio Armani

La collezione di Giorgio Armani per la prossima stagione calda è un ritorno alle origini. Lo stilista torna a esplorare l’idea dell’abito che libera invece di costringere, della leggerezza di pensiero invece della sventatezza, del classico come segno di progresso. Lo fa osservando il tempo in cui viviamo, il senso condiviso del vestire che si allontana sempre più dalla formalità e abbraccia con decisione lo sportswear.

Giorgio Armani però non rinuncia mai, pur raggiungendo l’apice della nonchalance, pur nel gesto liberatorio delle gambe scoperte dai bermuda, al senso di appropriatezza, che è poi un’idea di dignità, di sdegno d’ogni eccesso. Il completo, allora, si rinnova nelle forme proponendo l’idea del sopra e sotto coordinati: una camicia da sera con il collo a listino o la giacca tagliata come il giubbotto di denim abbinata ai pantaloni con le pinces realizzati nella stessa lana gessata, o la giacca-gilet con i bermuda.

La collezione è pervasa da un particolare senso di leggerezza: materie senza peso, forme che accompagnano fluidamente il corpo, un atteggiamento pacatamente noncurante. Un modo di vestire sportivo, perché dinamico, confortevole e incisivo, fatto di scelte istintive ed essenziali e colori che muovono dal blu alle tonalità sabbia e al bianco gesso, per accendersi in note di rosso e verde che richiamano il mondo della natura. Il tutto, sempre, in armonia.