In produzione dal 2015, la supercar ibrida ha diversi assi nella manica per conquistare i fan del genere

Honda NSX, la “Ferrari giapponese”, è il nome di un mito che ha appassionato migliaia di fan nel mondo dal 1990 al 2005, anno della sua uscita di produzione. Ma è di questi giorni la notizia che, dopo il concept presentato due anni fa al Salone di Ginevra, la tanto attesa nuova versione avrà il suo debutto il prossimo giugno al Goodwood Festival of Speed, l’evento inglese dedicato alla velocità su quattro ruote. La supercar entrerà però in produzione nel 2015, anche se nel Regno Unito è già ordinabile con un anticipo di circa 5850 euro.

Ecco tre fattori che rendono il bolide Honda un’alternativa appetibile per gli appassionati, rispetto alle classiche proposte europee e americane.

Potenza e prestazioni
Honda NSX sarà equipaggiata con il sistema di propulsione Hybrid SH-AWD (Super Handling All Wheel Drive), composto dal potente VTEC V6 da 3.5 litri e da due motori elettrici che agiscono sulle ruote anteriori, razionalizzando la distribuzione della potenza, e rendendo l’auto a trazione integrale. Non solo: un terzo motore elettrico sarà integrato nell’alloggiamento della trasmissione, contribuendo all’accelerazione del veicolo.

Approccio eco
Quando si parla di supercar difficilmente si presta attenzione al rispetto per l’ambiente o alla gestione dei consumi. Ebbene, proprio il sistema Hybrid SH-AWD ha come obiettivo non solo l’ottimizzazione delle prestazioni, ma anche la razionalizzazione della distribuzione energetica, contribuendo all’abbattimento delle emissioni e allungando l’autonomia. Il tutto, senza dimenticare la vocazione sportiva.

Design
I ritocchi alla NSX rispetto al modello storico riguardano anche l’estetica, decisamente più moderna. Eliminati il classico alettone posteriore e i fanali anteriori a scomparsa, l’armonia aerodinamica delle linee le dona una compattezza di forme che la avvicina decisamente alle supercar top di gamma attualmente in circolazione.