Weekend di passione per i motori con la rassegna che riporta alla luce modelli icona degli anni ’80

Per quelli che negli Ottanta guidavano ancora il 125 ma sognavano il ‘deltone’ integrale, per chi vestiva paninaro e s’incollava alla tivù per vedere Miami Vice; per quelli che gli yuppies non erano solo a Wall Street e Gordon Gekko era un figo, insomma: per tutti i ragazzi cresciuti negli anni Ottanta, l’appuntamento amarcord da non perdere è Milano AutoClassica (Fiera di Milano Rho 25-27 aprile).

Il Salone di Auto d’Epoca giunto alla terza edizione, ma già considerato un punto di riferimento per molti marchi storici dell’automobilismo, quest’anno ospita, fra le altre, una rassegna che si annuncia appassionante, e promette agli adulti di oggi un vero tuffo nel passato. L’esposizione delle auto icona degli anni ’80 è organizzata come un autentico revival a ritroso nel tempo: insieme a molte vetture in mostra ci sono la mitica Ferrari Testarossa, la Mercedes usata da Richard Gere in ‘American Gigolò’ e la Lancia Delta Integrale campione di mille rally. Un omaggio a un decennio indimenticabile rigorosamente accompagnato dalla colonna sonora di quegli anni. 

Al Portello s’incontrano 8 Alfa Romeo Giulietta storiche che celebrano i 60 anni del mitico modello simbolo dl made in Italy fra i Cinquanta e i Sessanta, mentre in Fiera ci sono le Maserati d’antan, in parata per festeggiare il Centenario del marchio del Tridente. Poi un viaggio affascinante nell’Italia di ieri con le auto che hanno segnato l’epoca d’oro del cinema italiano come la mitica coupé Mercedes Ali di Gabbiano. L’auto diventata simbolo dell’allegria e della spensieratezza della Dolce Vita romana, cui è dedicata un’imperdibile sezione con una importante selezione di Gullwing prodotte dal 1954 al 1957 e Roadster (’57-’63) per celebrare i 60 anni dell’iconica 300 SL. Oltre a sciorinare alcune fra le auto più famose di tutti i tempi, AutoClassica è anche luogo di incontro e di mostra per commercianti e restauratori, luogo di spettacolo con le gare a inseguimento race-track o con il Gran Premio virtuale al simulatore organizzato dal Museo Ferrari. Per uno sguardo al futuro basta invece cercare il primo esemplare di Seiottosei della Ermini Automobili: omaggio del designer Guido Cappellini al celebre modello “barchetta” italiano, è realizzata in alluminio battuto a mano.

@paolocozzi