Ha un propulsore 100% elettrico, una potenza di 200 cavalli e un design fuori dagli schemi

Mostrata per la prima volta al Salone di Parigi dallo storico marchio francese Voxan, la Wattman si presenta come la moto elettrica più potente al mondo. Estrema e radicale sia nel design dell’involucro esterno che nei contenuti motoristici, ha colpito come una scarica il mondo delle due ruote.

La Wattman segna la rinascita della Voxan grazie a Gildo Pallanca Pastor, l’imprenditore di Venturi Automobiles, che ne ha rilevato la quota di maggioranza. La casa torna al pubblico prefiggendosi lo scopo della mobilità sostenibile di alto livello, sostenuta da una ricerca tecnologica allo stato dell’arte.

Con la Wattman ci troviamo davanti a un mezzo pazzesco, imponente fin dal peso (350 kg) e forte di un propulsore elettrico al 100%, chiamato Esoskeleton, ovvero l’insieme motore-batterie piazzato al centro della moto con funzione portante, a cui sono collegati il forcellone e la ciclistica. Non ci sono parti meccaniche a vista, in un design (a cura di Sasha Lakic) che mescola l’iperfuturismo in alluminio alla linea morbida in pelle blu del blocco sella-serbatoio.

Il propulsore di questa ‘moto 2.0’ è un total electric da 200 cavalli e oltre 200 Nm di coppia erogati da zero giri al minuto, fino ai 10.500 giri/minuto. Il risultato è una velocità di 160 chilometri all’ora che si riesce a raggiungere, dati alla mano, in meno di 6 secondi (3,4 secondi per fare 0-100 km/h). Quanto all’autonomia, la casa dichiara 180 km con un pieno di energia da 12,8 kWh, con l’80% della carica in 30 minuti. Un’altra caratteristica interessante è il caricabatterie integrato, che rende possibile alimentare la Wattman anche dalla presa di corrente di casa (con tempi ovviamente ben maggiori).

Le moto sono assemblate in Francia a mano una alla volta; le prime verranno consegnate fra circa 18 mesi.