L’affascinante concept della casa giapponese rilancia il turbocompressore

Torna la moto turbo. Non le vedevamo dagli anni ’80, mostri dall’erogazione spesso incontrollabile che alla fine non hanno avuto troppo successo e sono state abbandonati dalle case. Ma forse i tempi e la tecnologia sono maturi per una nuova versione e Suzuki ci riprova: al salone di Tokyo ha presentato la Recursion (nome che fa chiaramente ripensare al passato), un prototipo di grande impatto che annuncia una nuova gamma della casa di Hamamatsu.

È un bicilindrico da 588 cc dotato di turbocompressore che sprigiona 100 cavalli di potenza a 8000 giri. Secondo i dati tecnici l’erogazione dovrebbe essere più dolce e fruibile e Suzuki promette una moto leggera con telaio in fibra di carbonio (solo 174 chili), da godere sia in città che nelle gite fuoriporta, e dai bassi consumi. E poi gomme non troppo impegnative (120/70 davanti e 160/60 dietro), sospensioni regolabili, ABS di serie.

La linea, aggressiva ma senza eccessi, ricorda un po’ la Suzuki Katana degli anni Ottanta, giusto per stare in tema di corsi e ricorsi storici. Bello il retro tronco e arioso in stile cafè racer; ci sono anche i fari a led e una semicarena per affrontare i viaggi in autostrada.

Nascerà un nuovo filone? Presto per dirlo: la vedremo sulla strada per giudicare. Intanto possiamo limitarci a ricordare le turbo del passato: la Honda CX500 (1980), la Yamaha XJ650, la Kawasaki GPZ750 e la Suzuki XN85, che ora sono oggetti da collezione.