Per 55 anni il marchio inglese non aveva mai tradito la scelta delle tre portiere, ma è tempo di cambiare

Alla prima occhiata non sembra aver cambiato nulla del tipico design del marchio. Eppure, basta guardarla meglio e ci si accorge che quei due sportelli per accedere al sedile posteriore hanno compiuto una rivoluzione copernicana. Se non fosse una Mini non ci sarebbe niente di strano, ma dopo 55 anni di onorata carriera affrontati senza mai abbandonare le tre portiere, la nuova Mini 5 porte rappresenta davvero un capitolo inedito.

È stata presentata in anteprima al Salone dell’Automobile di Parigi, in compagnia del concept Mini Superleggera Vision (che avevamo già conosciuto poco tempo fa). Un accostamento che sembra rimarcare l’intento del marchio inglese di raggiungere nuove categorie di clienti. Con due portiere supplementari e un aumento notevole dello spazio interno per passeggeri e bagagli, è chiaro il tentativo di occupare una diversa fetta di mercato, composta da chi cerca un’auto compatta e di forte personalità, ma non vuole rinunciare alla comodità.

Con questa versione diventano dunque otto i membri della famiglia Mini, coprendo un panorama quasi completo di potenziali clienti. 72 millimetri in più di passo consentono non solo maggiore abitabilità, ma anche un bagagliaio più capace del 30% rispetto alla versione classica, con 278 litri di volume che possono diventare 941 con i sedili ripiegati.

Mini 5 porte ha a disposizione sei motorizzazioni della nuova generazione, a tre e quattro cilindri, a coprire potenze che vanno dai 95 ai 192 cavalli.