Donyell Malen

Donyell Malen

In campo è perfetto in ogni settore, oltre all’attacco per cui è nato. Lo sostengono esperienze importanti con cui ha raggiunto una maturità non così scontata a 22 anni. Ora l’attaccante olandese è impegnato sul primo grande palcoscenico internazionale della sua carriera: gli Europei

Dimenticatevi i centravanti lungagnoni e abili giusto a fare sportellate: il prototipo del nuovo attaccante olandese si chiama Donyell Malen, classe 1999 e stella del Psv Eindhoven. Agile, tecnico, capace di esaltarsi nello stretto, esplosivo lanciato in profondità: una specie di Kylian Mbappé in salsa oranje, degno rappresentante di una generazione di calciatori a loro agio in ogni zona del campo. Esterno sulla fascia o come riferimento offensivo in area, per Malen poco cambia. In questa stagione, nel momento in cui scriviamo, sono già 26 le reti tra campionato e coppe. «Sì, sono migliorato… semplicemente, sto avendo l’opportunità di giocare con continuità», dice con modestia. È uno dei suoi tratti distintivi. «Cerco sempre di essere me stesso», sottolinea.

È un ragazzo con la testa sulle spalle che la carriera ha portato a conoscere ambienti e culture diversi, instillandogli una consapevolezza matura per un 22enne. A 8 anni entra nelle giovanili dell’Ajax, poi, a 16, decide di trasferirsi all’Arsenal, una delle big che avevano messo gli occhi su di lui ancor prima che fosse maggiorenne. «All’Ajax ho imparato le basi del calcio», racconta. «In Inghilterra sono cresciuto come professionista. Lì volevo diventare un giocatore migliore e provare poi a raggiungere la prima squadra. Anche se poi, sfortunatamente, non ci sono riuscito». Stufo di aspettare, nel 2017 torna in Olanda, nel Psv. Dai tifosi dell’Arsenal si è levato un coro di delusione. Tanto basta per evocare le aspettative che c’erano e ci sono tuttora su di lui, ma anche per sottolineare un problema non solo italiano: quante squadre non riescono a valorizzare nel modo giusto il giovane talento a disposizione? «Succede che alcuni club non credano abbastanza in te, ma devi restare fiducioso, fare la tua carriera. Per me non è mai stato un problema. È servito per acquisire esperienza. Tornato in Olanda ero un giocatore completamente diverso in molti aspetti del gioco». Tra l’Ajax e l’Arsenal Malen ha intercettato, come allenatori, Dennis Bergkamp e Thierry Henry. «Mi hanno insegnato molto, ma soprattutto ho avuto a che fare con persone gentili e disponibili. È difficile dire se sono state le figure più importanti nella mia crescita; tutti gli allenatori mi hanno aiutato a diventare quello che sono». 


Giacca, maglia e camicia Dsquared2

Il prossimo obiettivo si chiama Europei, il primo grande palcoscenico internazionale della sua carriera. Ci sarà con un’Olanda scottata dalle mancate partecipazioni a Euro 2016 e ai Mondiali 2018, con un carico di aspettative, dunque, molto alto. «In Nazionale si respira un’atmosfera positiva: siamo ottimi giocatori, abbiamo un buon allenatore. Agli Europei non ci poniamo limiti, giochiamo per vincere. Certo, sarà tutto nuovo per molti di noi, e anche per me, ma siamo elettrizzati all’idea di poter essere lì e giocare un grande torneo». In Nazionale maggiore Malen è arrivato ad appena 20 anni: esordio con gol, in una partita di qualificazione europea contro la Germania, non un avversario qualunque. Entrato a gara in corso, ha segnato la pesante rete del 3-2, prima del 4-2 di Wijnaldum. Da allora, Malen è stabilmente nel giro delle convocazioni. 


Giacca in denim e jeans Dsquared2, sneakers Dolce&Gabbana

Un’altra rete è arrivata con gli oranje, nel 7-0 contro Gibilterra a marzo, e insieme la consapevolezza di far parte di un gruppo con prospettive importanti, in cui ha ritrovato due compagni di squadra, incrociati ai tempi dell’Ajax: Matthijs de Ligt e Justin Kluivert, nomi noti alla platea della serie A. «Li conosco da così tanto tempo che, per certi versi, le cose non sono poi molto cambiate tra di noi». Anche fuori dal campo, Malen non sa staccarsi dal calcio. «Guardo soprattutto tornei come la Champions e la Premier League. Ma seguo anche la Formula Uno e il basket». Adesso, dice, ha scoperto il golf: «Mi piace giocarci. Altrimenti, mi rilasso con mio figlio. Oppure guardo film e ascolto musica: nelle mie playlist c’è Drake, un po’ di artisti olandesi, ma devo dire che ascolto un po’ di tutto».

Photos by Dennis Branko

Styling by Indiana Roma Voss 

In apertura Donyell Malen indossa giacca e gilet Dolce&Gabbana