Zlatan Ibrahimovic, un’icona senza tempo

Zlatan Ibrahimovic, un’icona senza tempo

Zlatan Ibrahimovic è un’icona senza tempo, dentro e fuori dal campo. Con la capsule di Dsquared2 vuole lasciare un segno anche nella moda.

Ph. Giampaolo Sgura
di Federico Sarica

La sensazione, per chi segue il calcio ma anche per chi se ne disinteressa, è che Ibra esista dasempre. E se il parametro per misurare il tempo è la contemporaneità, l’affermazione non è neanche poi così lontana dalla realtà. Vent’anni di dominio, calcistico, mediatico, popolare. Dal 2001 al 2021: Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, Paris Saint Germain, Manchester United, Los Angeles Galaxy, di nuovo Milan. Sempre centrale, sempre rilevante, sempre discusso nel senso di non lasciare indifferente mai, sempre imitato, sempre preso a punto di riferimento. In mezzo, tre o quattro generazioni di fan accomunati dal fascino per nulla discreto della sua autenticità. Se a questo aggiungiamo che Ibra non fa parte né della categoria dei campioni ossessionati dal campo e dalla perfezione né di quella degli irregolari baciati dal Signore, ma in fondo è un po’ entrambe le cose, eccoci arrivati facili facili a Timeless Ibra, icona senza tempo.

Ph. Giampaolo Sgura

Ma come lo si diventa? «Sin dal primo giorno mi sono detto che non avrei cambiato me stesso con nessun altro» racconta ad Icon Zlatan Ibrahimovic, «successo o non successo, sarei rimasto com’ero.Secondo me quando sei così originale alla fine la gente lo riconosce, e ti ama per questo. La chiave di tutto è l’autenticità». Si diceva prima: tre o quattro generazioni di fan. Non è raro incontrare genitori e figli con la maglietta di Zlatan, è il patto che l’attaccante svedese riesce a rinnovare ogni volta con i giovanissimi ha dell’incredibile: «Per me è fondamentale. È un rapporto che purtroppo in questo momento posso coltivare solo fino a un certo punto, perché gli stadi sono chiusi e i ragazzi non possono venire a vedere e apprezzare il tuo calcio dal vivo. È una delle cose che mi dispiace di più: i giovani sono il futuro, essere un esempio per loro, o un idolo, è una cosa che insieme mi dà responsabilità e mi fa piacere. L’amore che ricevo ogni giorno è tantissimo, voglio restituirlo il più possibile».

Ph.Giampaolo Sgura

Se esiste un luogo dove tutta questa mistica del campione, del super eroe quasi, che si fa un tutt’uno con il suo popolo ha trovato casa, per Zlatan quel luogo è la città di Milano, dove circa un anno fa è tornato per la terza volta. “Iz Back”, recitava l’annuncio social del Milan. Tornare in rossonero certo, ma anche a Milano, città che Ibra non ha mai nascosto di amare particolarmente: «L’ho sempre detto: Milano per me è come una seconda casa, è il top del top. Mi piace l’atmosfera che si respira, l’ambiente che si crea. Mi spiace molto essere tornato in un momento difficile a causa della pandemia, ma ci sarà tempo per tornare a viverla com’è veramente. Mi trovo davvero bene qui e spero di passarci ancora tanti anni». È proprio a Milano che Zlatan, svariati anni fa, si è imbattuto in Dean e Dan Caten, il duo creativo dei fratelli canadesi che ha dato vita a Dsquared2: «Ci siamo conosciuti un po’ di anni e ci siamo subito trovati. Da lì abbiamo sempre parlato, ci siamo sempre confrontati, per cui arrivare oggi a collaborare insieme su una collezione per me è davvero il top. Dean e Dan sono due persone fantastiche, piene di idee, di magia e di fantasia».

Ph. Giampaolo Sgura

Ed è proprio il rapporto così stretto fra i tre che ha dato vita alla capsule collection Icon in serie limitata di Dsquared2 disponibile da febbraio, in cui il profilo di Ibrahimovic, fotografato da Giampaolo Sgura, diventa un elemento grafico distintivo sui capi della collezione. Pelle, nylon, felpe, T shirt, e ovviamente l’immancabile denim. Tutto a riaffermare un concetto: Ibra è un’icona, dentro e fuori dal campo. Ma cosa vuol dire per Ibra essere un’icona globale e senza tempo? «Per me èsemplice: diventi un’icona quando riesci a lasciare per sempre un segno in quello che hai fatto». Esul fatto che Zlatan Ibrahimovic continui a farlo ogni volta che scende in campo non ha dubbi nessuno.

Fotografie: Giampaolo Sgura

Styling: Dean and Dan Caten

Grooming: Gabry Trezzi  

Thanks @closeupmilanoagency