L’imprenditore punta sul sartoriale e sui giovani che forma nella Scuola di Solomeo, piccolo borgo umbro. Qui le prime immagini tra i segreti del rammaglio e la lavorazone dei filati

Fatto su misura. Fatto alla maniera di Brunello Cucinelli. Così è iniziato il 2014 per l’imprenditore del lusso che del piccolo borgo di Solomeo, in Umbria, ha fatto un esempio di business intelligente. Al Pitti Immagini Uomo , infatti, Cucinelli ha portato la sua idea di sartorialità che, abbinata al classico cashmere, rilancia l’azienda nel regno del Made to Measure . L’abito su misura è più che un trend, è una fonte di profitto per stilisti e per il made in Italy in generale. Non a caso non c’è casa di moda maschile che non abbia lanciato una linea tailoring nell’ultimo anno. Da Dolce&Gabbana a Gucci, fino a Prada e alcune sorprese come Tommy Hilfiger.

La customizzazione è la via verso il successo, a quanto pare. ‘Stiamo uscendo da un periodo difficile, percepisco che iniziano ad esserci segnali di una svolta’, sottolinea lo stesso Brunello Cucinelli. Per questo l’imprenditore ha aperto da ottobre anche una scuola di arti e mestieri nel borgo umbro di cui vi mostriamo foto suggestive. L’ispirazione rimanda alle antiche accademie della Grecia, così come alle botteghe artigiane che hanno reso unica l’esperienza e la manualità degli atelier d’Italia.

‘Socrate, nella sua straordinaria saggezza, sapeva che l’azione è frutto della conoscenza. Conoscere per conquistare la bellezza del domani e saperla custodire. Conoscere attraverso l’esperienza e la parola dei saggi. La Scuola di Solomeo nasce per questo; è un frutto dell’ideale neoumanistico che nutre da anni il mio sogno: fare il possibile perché i nostri ragazzi, oggi spesso e ragionevolmente sfiduciati, riconoscano un mondo per loro ancora nuovo, il mondo delle cose che ancora non sanno. Anche Lorenzo il Magnifico considerava gli artigiani in qualche maniera fratelli dei grandi artisti. Come le botteghe rinascimentali, le scuole dei mestieri sono espressione nobile dell’artigianato, a metà tra arte e tecnica che va a completare quel percorso di formazione umana, culturale e spirituale che spero possa infondere ai giovani la voglia di crescere, di mettersi in discussione, l’onestà di ammettere i propri errori, la capacità di utilizzare la manualità al servizio dell’ingegno, di essere concretamente creativi’, spiega Cucinelli.

Nella Scuola dei mestieri di Solomeo si apprendono discipline che abbracciano il mondo della moda e non solo. I corsi durano 9 mesi e i ragazzi ammessi (fino a un’età di 27 anni) imparano le basi della lavorazione del cashmere come i segreti del rammaglio, ovvero la riparazione dei tessuti a maglia e il rammendo. Il corso, che prevede 3 mesi di aula e laboratorio con frequenza obbligatoria e 6 mesi di tirocinio aziendale, è gratuito e agli allievi viene riconosciuta una borsa di studio mensile di 700 euro lordi per tutta la durata del percorso formativo.


Per quanto riguarda la parte sartoriale Cucinelli non ha badato a spese. E seguendo la sua filosofia, basata sulla valorizzazione del capitale umano, ha stretto un’accordo con la storica e prestigiosa Sartoria d’Avenza per l’acquisto del ramo d’azienda specializzato nella confezione di abiti maschili. Circa 3,5 milioni di euro, tanto è costata tutta l’operazione d’Avenza che prevede anche l’assunzione dei 56 dipendenti dell’azienda toscana. ‘Per noi è un grande onore avere la possibilità di collaborare con un amico come Renato Cecchi e la sua ‘sartoria d’Avenza’, azienda con più di 50 anni di storia, che porta con sé una grande eredità in tema di eleganza maschile: l’azienda e il territorio ‘carrarese’ rappresentano una terra di eccellenza del made in Italy nella manifattura dell’abito da uomo“.