Anni 50: a Grenoble nasce il marchio e il primo modello di giacca, destinato alle spedizioni in Alaska, sull’Himalaya, il Karakorum e il Makalu
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Anni 60: la produzione diventa industriale e viene brevettata la lavorazione del Duvet. Il logo con il galletto compare sulle divise della scuola francese di sci e, nel 1968, Moncler è fornitore ufficiale della squadra francese di discesa libera
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Anni 70: il Moncler diventa cittadino, adottato dal movimento giovanile dei paninari
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Anni 80: il Moncler è usato da tutti, in città e in montagna. È il momento dei colori sgargianti; la prima interpretazione del capo base è affidata a Chantal Thomass
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Anni 90: momento di stasi e di crisi di identità; si moltiplicano i prodotti collaterali e si perdono un po’ le origini di un brand finora di grande successo
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Anni 2000: nel 2003 cambia la gestione del brand. Si torna alle origini e entra in scena il lusso con le linee Moncler Gamme Rouge e Moncler Gamme Bleu
Era il 1952 quando il primo piumino Moncler vide la luce, destinato a proteggere temerari esploratori nelle grandi spedizioni in Alaska e sull’Himalaya: un unico modello in nylon imbottito di duvet (piuma d’oca a quattro fiocchi) creato da René Ramillon. Da allora, grazie anche all’acquisizione del brand da parte di Remo Ruffini, il piumino Moncler ne ha fatta tanta di strada, invadendo le città e non assentandosi mai dalle situazioni tecniche. Oggi un fumetto d’autore, firmato dal cartoonist Christian Marra, ne ripercorre la storia in sei tappe