Dal modello storico ad oggi: i quattro continenti incisi sulla lunetta dell’Heure Univeselle dello storico brand di orologeria

Alla fine degli anni Trenta, periodo in cui gli orologi da polso entravano nella maturità (un terzo dei modelli venduti era ancora da tasca) e anche dello sviluppo dei viaggi e delle comunicazioni internazionali, la Patek Philippe presentò un orologio innovativo, perché mostrava in modo immediato il fuso orario delle altre località del mondo . Si chiamava HU, cioè Heure Universelle e ancora oggi il modello è nella collezione della prestigiosa Maison ginevrina. Non è più, però, a carica manuale, perché oggi ha un calibro sempre di manifattura, ma automatico, con rotore in oro e sigillo di garanzia (qualità costruttiva e precisione) fornito dalla Casa stessa. La cassa nell’ultima versione è in oro giallo e ha il quadrante con i nomi delle 24 città di riferimento riportati sulla fascia fissa più esterna, mentre la fascia interna ruota in senso antiorario in 24 ore e mostra l’orario corrispondente città per città. Gli indici sono in oro, le lancette riprendono la forma particolare della prima versione e il movimento, rifinito ai massimi livelli, è visibile attraverso il fondello. Un orologio di grande fascino in vendita attualmente a 35.000 euro, mentre i modelli d’epoca più rari sono stati aggiudicati anche a 4 milioni di dollari.