Ponti grandi come piazze sulla Moldava, edifici funzionalisti, guglie barocche e giardini nascosti, case cubiste e la città antica: tratti di eleganza catturati a Praga, magica anche dove meno te lo aspetti – di Camilla Marini

Vi diranno che Praga è un gioiello chiuso in un centro pieno di turisti: non credeteci. La città va oltre, e riserva piaceri inattesi. Può essere percorsa lungo il fiume o traversata in diagonale, saltando da una collina all’altra. A sud della Città Nuova, lontani dalle casette da fiaba del centro, superati i cupi palazzoni, un ripido sentiero porta in campagna.

È il quartiere di Vyšehrad: secondo la leggenda, il nucleo originario di Praga. Arrampicarvisi non è semplice, ma ne vale la pena: la vista sul fiume, sul quale sembra di galleggiare, è unica. Dall’alto si scorgono le barche al porto e, ai piedi della rocca, sorprendenti esempi di case cubiste, opera di Josef Chochol. In una continua fuga dall’angolo retto, questo stile trasferì nel design l’estetica di Picasso​ e Braque.

Oltre che lungo la Moldava, dove cedono il passo alle facciate Art Nouveau, i palazzi “origami” spuntano anche in zone più interne. Il quartiere altrimenti medievale di Staré Město accoglie il Museo del Cubismo Ceco, con le vetrate a prisma della Casa della Madonna Nera, mentre a Hradčany, nella zona del Castello, c’è spazio per le due inquietanti case gemelle di Josef Gočár.

Saltellando tra gli stili, a poche fermate di tram dalla Casa Danzante di Gehry, ecco le vie signorili e le facciate secessioniste di Vinohrady, quartiere borghese tra i più ambiti, o le atmosfere popolari di Žižkov, ex roccaforte operaia dal frizzante primato: quello del più alto tasso di bar pro capite della città. O, come si dice qui, di tutta Europa.

Fashion Editor: Andrea Tenerani

Foto: Paolo Zerbini

Styling: Ilario Vilnius;

grooming: Valentino Perini @Atomo Management ;

models: Christian Bunn @2Morrow, Lucas Mascarini @Fashion, Roger Frampton @I Love Models Management, Petr R @PH Models, Andrej Smidl @Supermoda Management