A Biella il congresso con i migliori sarti al mondo
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A Biella il congresso con i migliori sarti al mondo

di Digital Team

Nel distretto in cui nascono i tessuti più belli si riunisce la World Federation of Master Tailors. Da 34 Paesi, dagli States al Giappone all’Australia, accorsi i più vivaci maestri dell’ago e del filo

«A chi mi sento grata nella mia felicità? A Dio. E alla mia sarta», scriveva Nietzsche in Al di là del bene e del male.
Tessitori di felicità, creativi dell’ago e delle forbici, ben 270 sarti sono arrivati a Biella, da 34 Paesi, per il congresso della World Federation of Master Tailors, dal 31 luglio al 5 agosto. Non poteva che essere così: i migliori maestri al mondo, dagli States al Giappone all’Italia, nella capitale europea del tessile.

Una scelta strategica e identitaria quella di Biella come sede del 39° Congresso della Federazione Mondiale dei Sarti: la sartoria italiana è il fiore all’occhiello del made in Italy, globalmente riconosciuta come eccellenza. Non a caso in Italia si sono svolti già sette congressi: a Roma nel 1954, 1975, 1983, 1995, 2011, a Treviso nel 2003 e a Verona nel 2019. Questo è l’ottavo a tinte tricolari da quando, nel 1910, fu istituito il primo congresso, a cadenza biennale.

La sartoria italiana eccellenza del made in Italy

«Insieme alla sartoria, un’altra nostra eccellenza è il settore tessile, e Biella ne è la culla», ha detto Gaetano Aloisio, appena eletto presidente della Wfmt – già vicepresidente – e presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori, la più antica associazione di categoria, fondata nel 1575, organizzatrice della manifestazione. «Artigianato e industria, tradizione e innovazione, radici e ricerca, passato e futuro. Dicotomie che apparentemente si contrappongono ma che in realtà danno vita a un unico settore che si congiunge nella valorizzazione del nostro talento, nella nostra capacità manuale, nell’attitudine all’eleganza e nell’ecosostenibilità. Un altro comune denominatore, questo, tra la sartoria, di per sé ecosostenibile, e l’industria tessile, tra i settori più sensibili a questo tema».

Gaetano Aloisio
Credits: World Federation of Master Tailors
Gaetano Aloisio, presidente della Wfmt e dell’Accademia Nazionale dei Sartori

E non è un caso neanche che il congresso biellese sia quello con la maggiore partecipazione mai registrata prima. «Un’ulteriore dimostrazione di quanto valga il vero made in Italy nel mondo».
A richiamare il nutrito gruppo di sarti e sarte – accorsi, tra i vari Paesi, da Argentina, Australia, Finlandia, Hong Kong, India, Mauritius, Pakistan, Peru, Taiwan, Emirati Arabi -, è stato anche il desiderio di vedere con i propri occhi dove nascono i tessuti più belli al mondo. In programma, infatti, anche visite al patrimonio industriale e paesaggistico locale, con sguardi sulle aziende simbolo del distretto tessile, da Lanificio F.lli Cerruti a Drago, da Piacenza 1733 a Reda e Vitale Barberis Canonico. E poi ecco visite a Torino, Stresa, isole Borromee, reggia di Venaria Reale. Con una chicca: la città della lana, adagiata ai piedi delle Alpi, ha poco lontano il Sacro Monte di Oropa, patrimonio dell’umanità.

«La bellezza del paesaggio, la ricchezza del patrimonio artistico e il genio del saper fare, che trova nel tessile una delle sue espressioni più feconde, sono davvero la nota distintiva e unica di questo territorio», le parole di Aloisio.

Segun Jin
Credits: World Federation of Master Tailors
Segun Jin, sarto vincitore del Premio Forbici d’Oro 2023

I sarti premiati al congresso di Biella

Tra i temi del congresso: il futuro della sartoria, la formazione di giovani sarti, la sostenibilità del tailoring. E, soprattutto, il ruolo del settore come importante e reale opportunità lavorativa. La moda rappresenta infatti un comparto in salute, dinamico e in crescita.

E poi gli allori. È Segun Jin, sarto trentaquattrenne di origini coreane attivo a Firenze nella sartoria Liverano, il vincitore del Premio Forbici d’Oro 2023, il più importante concorso sartoriale, nato nel 1951 e istituito da Mino Maestrelli per premiare i maestri sarti che per competenza tecnica, sensibilità stilistica e capacità manuali meglio interpretano il mestiere. 
Il Premio Ditale d’oro è stato assegnato a Lorenzo Macchiaioli, a Ivan Americano il Premio Gesso d’Oro

La prossima edizione del congresso della World Federation of Master Tailors si terrà a Seul nel 2025.