L’arte del tailoring: 6 sartorie di lusso per un abito su misura

L’arte del tailoring: 6 sartorie di lusso per un abito su misura

di Digital Team

Poche sartorie di lusso possono offrire attenzione ai dettagli e passione per la qualità dei tessuti. Qui 6 indirizzi tra i più esclusivi

Un abito su misura non solo garantisce una vestibilità perfetta, ma trasmette anche un senso di eleganza e sofisticazione che non può essere ottenuto con capi prêt-à-porter. E la scelta della sartoria giusta è fondamentale. La sartoria che scegli dipenderà anche dal budget a disposizione e dal proprio gusto personale. Alcune sartorie sono più tradizionali, altre invece più innovative e alla moda. Eccone 6 indirizzi da conoscere in giro per il mondo


Le collezioni di tessuti della sartoria Vitale Barberis

Vitale Barberis Canonico-Parigi

Per Vitale Barberis Canonico è partito tutto dall’attività laniera dell’azienda nel 1663, per poi svilupparsi nel 1850 e diventare sinonimo d’eleganza, tradizione e artigianalità a livello internazionale. Ci troviamo a metà Ottocento quando Giuseppe Barberis Canonico, sull’onda della Rivoluzione Industriale, sceglie di incrementare la produzione. Ma è il sodalizio con un certo Vitale, poi sostituito dai figli, a dettare il successo della loro lana, e degli abiti sartoriali creati a partire da questa. Oggi la nuova generazione prende in mano la gestione dell’azienda, guidandola nel ventunesimo secolo. Attenzione: senza deturpare la storicità del marchio presente in giro per il mondo, piuttosto rivitalizzando giacche classicheggianti, altre vintage e altre ancora a doppio petto.

Rubinacci-Napoli

Fondata nel 1932 da Gennaro Rubinacci, oggi l’azienda partenopea diffonde un concetto di sartoria moderna facendo leva sulla terza generazione. Ma colui che ha avviato l’attività era un grande osservatore delle prove d’abito della nobiltà napoletana: vero e proprio spettacolo per i suoi occhi, che lo condusse ad iniziare la propria carriera. Il suo punto forte? Una giacca dalla spalla leggera, vuota, senza imbottitura e dai dettagli morbidi, in perfetto “stile napoletano”. Anche se l’ispirazione rimane Londra, al tempo riconosciuta come capitale dell’eleganza maschile. Infatti il laboratorio di Gennaro si chiamava London House, per via della sua attrazione per i tessuti inglesi.

Foto di Hollie Adams/Bloomberg via Getty Images
Gieves & Hawkes in Savile Row

Gieves & Hawkes-Londra

Parlando di Londra, è doverosa la citazione a Savile Row, la famosissima via che ha ospitato negli anni le più celebri e storiche sartorie inglesi. È lì che si fa conoscere Gieves & Hawkes, azienda nata dall’unione di altre due realtà: Gieves e Hawkes, fondate rispettivamente nel 1785 e nel 1771. Da quel momento l’eleganza rigorosamente britannica ha conquistato la famiglia reale di pari passo alla British Royal Navy e British Army. Non solo, ha raggiunto anche i reali di Danimarca, Etiopia, Grecia e Giordania, giusto per citarne alcuni. Se volete un completo dal taglio classico ed autorevole, che possa essere tramandato senza perdere il proprio fascino, allora fate tappa nella loro sede originale. Oppure nelle altre presenti in tutto il mondo. Perché si può prenotare un appuntamento con un sarto che prenda le vostre misure per creare l’abito perfetto.

W Couturier-Dubai

Nasce nel 1940 e la sua arte deriva da oltre un secolo di conoscenza tramandata dai sarti di Saville Row, noti al vice-re e al governatore generale dell’India. Quelle tecniche, conoscenze ed esperienze sono state tramandate di generazione in generazione, preservando e salvando la figura del sarto. Nel corso dei suoi 80 anni di storia, W Couturier si è affermata tra i membri di importanti famiglie reali grazie a risvolti personalizzati, bottoni in seta, fodera unica e cuciture “senza cuciture”. Oggi cerca di trasmettere l’artigianato importato in Oriente attraverso masterclass digitali. Oppure nell’esclusivo negozio ubicato in un hotel con sede a Dubai. 


Courtesy of Boutique Rubinacci

Sartoria Raffaniello-Osaka

Non fatevi ingannare dal nome, perché questa sartoria si trova a Osaka ed è stata fondata da Noriyuki Higashi. Il quale ha imparato l’arte del tailoring a Napoli. Oggi è tra le sartorie più famose in Giappone offrendo qualcosa di improbabile: l’italianità. Ciò che caratterizza questa attività è l’offerta di completi creati con o senza macchina, perciò internamente a mano. Spesso mostrati durante elitari ‘trunk show’, versione vecchio stampo delle sfilate ma in alberghi o luoghi accessibili a pochi. E l’offerta della sartoria based in Osaka vanta capispalla ed accessori per la casa, in aggiunta a giacche classiche e blazer fascianti. Aprendosi a più scenari possibili. 

A. Caraceni –Milano

Gli abiti sartoriali da uomo raggiungono anche Milano grazie ad Augusto Caraceni. Sin da giovane insieme ai suoi fratelli apprende l’arte sartoriale dal padre Tommaso, che aveva una sartoria ad Ortona ma era conosciuto in tutta la regione. Nel 1946 a Milano, in via Fatebenefratelli 16, apre la sua sartoria con un socio. Nello stesso anno inizia a lavorarci e ad apprendere l’arte sartoriale anche il giovane figlio Mario. Nel 1972, dopo la morte di Augusto, Mario intesta la sartoria alla memoria del padre e così nasce l’attuale intestazione A. CARACENI. Il loro è uno stile pienamente borghese, e milanese, reso contemporaneo dalla nuova generazione che gestisce l’attività a conduzione familiare. Ribadendo, ancora una volta, che l’Italia vanta un grande assortimento di sarti e sartorie, da dover sostenere affinché resistano. Ma sembra che il fashion system lo stia capendo.