Elio Fiorucci: 7 curiosità svelate dalla sorella Floria

I viaggi di Elio

Un sognatore dallo spirito libero, che amava sempre sperimentare e approfittare di ogni occasione, lasciandosi trasportare dagli eventi. Elio adorava esplorare nuovi territori, ed era sempre a caccia di stimoli, di idee, di passioni. Il viaggio per lui era una ricerca continua, era un instancabile viaggiatore, sempre pronto a partire e con la valigia in mano. Amava molto i luoghi in cui ritrovare se stessi, dove lasciarsi andare e staccare con il mondo. Era innamorato pazzo del deserto africano e sosteneva che ‘non c’è niente di più bello che arrivare in un’oasi e fermarsi ad ascoltare il rumore del silenzio’. Ibiza era la sua passione, per il clima, per i locali alla moda e le belle donne, ma anche per la natura incontaminata e selvaggia che avvolgeva l’isola. Adorava il Brasile per i suoi colori, i sapori e i mercati e la Thailandia per i modi garbati della gente. Tra le isole del suo Paese, le Eolie e quelle toscane come l’Elba e il Giglio che frequentava spesso. Londra e New York le città che aveva nel cuore.

Un grande appassionato del deserto africano

La sua Milano

Definiva Milano una città molto generosa. Diceva che “I milanesi sono sempre stati un popolo di grande amore”. Per lui è sempre venuta prima di tutto il resto, anche delle grandi metropoli mondiali dove col tempo ha aperto i suoi punti vendita. Ma la sua Milano non l’ha mai abbandonata ed è sempre tornato. E, proprio all’angolo della galleria vicino a piazza San Babila, creò nel 1967, il primo shop: un luogo magico, dove le persone si davano appuntamento. Andare da Fiorucci anche solo per guardare era allettante, stimolante, terapeutico. Un luogo dove accanto a jeans, T-shirt colorate, bluson e belle ragazze si potevano comperare i semi dei Baobab per far crescere una pianta. Nel 2006 il sindaco di Milano Letizia Moratti conferì a Elio l’Ambrogino D’Oro per essere stato protagonista della moda Italiana, e pioniere del cambiamento dello stile dei giovani e delle nuove tendenze.

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Elio Fiorucci e la sua Milano

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Lo stilista riceve l’Ambrogino D’Oro nel 2006 dal sindaco di Milano Letizia Moratti

Io sto con gli animali

La passione di Elio erano le mucche, animali curiosi e sensibili, che a dispetto della loro stazza hanno un approccio sereno e pacifico. Mio fratello aveva un amore incondizionato e totale per gli tutti gli animali, ancor più per i cani, tanto da organizzare collette al Parco Canile di Milano e vari progetti che faceva con grande entusiasmo. Fu grande sostenitore di Progetto Amazzonia del Wwf  in collaborazione con It@rt; manifestò contro la vivisezione degli animali da pelliccia, e si fece garante del manifesto La coscienza degli animali. Diceva che la convivenza con un cane o un gatto allevia solitudini e mantiene in salute sia mentalmente che fisicamente l’essere umano. 

Le mucche erano la sua passione

Io sono Veg

Elio non si è mai preoccupato molto dell’alimentazione, ma con il passare degli anni acquisì una nuova consapevolezza e una maggiore attenzione per la salute del nostro pianeta. La sua conversione al vegetarianesimo avvenne lentamente e maturò col tempo. La lettura del libro Se niente importa – Perché mangiamo gli animali? di Jonathan Safran Foer gli cambiò la vita. Si convinse che tutti noi abbiamo una responsabilità individuale verso il nostro sistema di alimentazione che non può favorire la tortura degli animali. Il suo frigorifero era sempre pieno di verdura e frutta di stagione, ma la cosa buffa è che Elio era un “consumatore” di integratori e vitamine che prendeva nei periodi di stress e stanchezza.

Il suo frigo sempre pieno di frutta e verdura di stagione

I jeans sexy sono nati in casa Fiorucci

Da sempre, la moda è stata nel DNA della nostra famiglia. Elio sin da ragazzo ha lavorato nel negozio di scarpe di nostro padre e successivamente nei suoi negozi. Il 1970 è l’anno in cui mio fratello produsse una linea di abiti, e creò i famosi jeans super stretch, uno dei capi più seducenti e geniali, che influenzarono le collezioni di stilisti come Calvin Klein e Gloria Vanderbilt. Elio è riuscito a trasformare un capo da lavoro in qualcosa di sexy. L’idea del jeans che fasciava gambe e sederi bellissimi, gli venne quando in una sua vacanza a Ibiza vide un gruppo di giovani ragazze che si tuffavano vestite nell’acqua, e che ne uscivano poi con i pantaloni completamente aderenti al corpo. 

I jeans super stretch

Ed Elio creò il concept store

Avanguardista di primo livello, Elio ha trasformato i suoi negozi in “esperienze a tutto tondo”, creando di fatto i primi concept stores. All’interno, tra una compera e l’altra, si ascoltava musica pop e si beveva un caffè, mentre ci si lustrava gli occhi di oggetti pazzeschi, alla moda, che provenivano da tutto il mondo. Stili, prodotti, colori e profumi fusi che hanno attirato migliaia e migliaia di giovani verso la mecca della felicità. Nel 1984 invitò a Milano Keith Haring, che trasformò in due giorni e una notte il negozio in una galleria d’arte, con pareti e mobili rivestiti.

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Il primo concept store in zona San Babila a Milano

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La collezione di mucche colorate

Il magico mondo di Love Therapy

Nel 2003 nasce Love Therapy, brand voluto e creato da Elio ispirato al nanetto Niňo, dove trionfano il colore, la gentilezza, l’amore per la vita. T-shirts, jeans, accessori divertenti, brillanti e di qualità, allegri e fantasiosi, ma che soprattutto mettono di buon umore. Il mondo Love Therapy è un mondo magico, ti rapisce e ti inebria d’amore; è uno stile di vita, un modo di pensare, di scegliere, di agire. Alla domanda “perché i nanetti?” – Elio rispondeva che ‘nei nanetti c’è il desiderio quasi infantile di giocare, di essere felice e di fare felici le persone intorno a lui.

Il mondo magico di Love Therapy