Gucci Garden Archetypes, a Firenze la mostra immersiva per i 100 anni della maison

Gucci Garden Archetypes, a Firenze la mostra immersiva per i 100 anni della maison

di Digital Team

Per il suo 100° anniversario Gucci porta a Firenze Gucci Garden Archetypes, un’esperienza multimediale immersiva che esplora la visione creativa della casa

Per celebrare i 100 anni della maison, Gucci gioca con la sua storia recente, gli archetipi, i mezzi di comunicazione e l’interazione con il pubblico: è la mostra Gucci Garden Archetypes, un’esperienza immersiva multimediale che arriva a Firenze. Una carrellata di esperienze coinvolgenti che esprimono lo spirito della storica casa di moda e la filosofia del suo Direttore Creativo Alessandro Michele.

Gucci Garden Archetypes è una mostra che trasporta il visitatore in un caleidoscopio di immagini e sensazioni collegate alle collezioni degli ultimi 6 anni del brand fiorentino. Un universo di costruttori di arche, esploratori intergalattici, cavalli, ballerini, angeli e alieni.
“Ho pensato che fosse interessante accompagnare le persone in questi primi sei anni di viaggio, invitandole a percorrere un attraversamento nell’immaginario, nella narrativa, nell’inaspettato, nel colpo di scena, nel luccichio. Ho creato un parco giochi delle emozioni che sono le stesse delle campagne pubblicitarie, perché proprio queste sono il racconto più esplicito della mia visione”. Racconta Alessandro Michele, che è anche il curatore della mostra.

Courtesy Gucci

Dentro il mondo Gucci

Il primo passo dentro Gucci Garden Archetypes è l’accesso in quello che sembra un centro operativo dietro le quinte: i visitatori si trovano davanti a uno split-screen che manda immagini in tempo reale della mostra che stanno per vedere. Poi, un susseguirsi di spazi tematici e corridoi che si inoltrano nelle diverse campagne di Gucci. In un ambiente dove la tecnologia all’avanguardia si mescola a elaborate lavorazioni a mano.
Il sorriso imperfetto della cantante punk Dani Miller da da guida dentro la campagna per gli ‘audaci, i brillanti e i belli’ dei rossetti di Gucci Beauty. C’è il paradiso floreale di Gucci Bloom, un giardino dei profumi immaginario che diventa luogo di libertà per le tre star della campagna (Dakota Johnson, Petra Collins, Hari Nef), icone della nuova femminilità

Courtesy Gucci

Dal ‘68 al nightclub anni ‘80

In un’altra stanza, una proiezione circolare crea la sensazione di danzare con i ballerini di Northern Soul della campagna Pre-Fall 2017, una celebrazione della Black Culture.
Si spazia poi dalla gioventù parigina del ‘maggio ’68 (campagna Pre-Fall 2018), al murales dipinto dall’artista interdisciplinare Ignasi Monreal (Primavera-Estate 2018), ai 150 mila lustrini che ricoprono le pareti in un’accecante reinterpretazione del viaggio a Tokyo della campagna Autunno-Inverno 2016, al diorama popolato da creature e alieni che rappresenta il viaggio nello spazio della campagna Autunno-Inverno 2017.
Si vaga fra gli scaffali terra-cielo colmi di migliaia di farfalle, orologi a cucù, parrucche colorate e sneakers (campagna Autunno-Inverno 2018); si entra nel bagno da nightclub anni ’80 del set berlinese (campagna Primavera-Estate 2016), si esplora la tentacolare villa modernista del ‘party del secolo’ (campagna Cruise 2020).

Courtesy Gucci

Labirinti e costruttori di arche

Si può anche giocare cercando l’uscita nel labirinto di specchi di una casa maestosa (come quella della campagna Cruise 2016) o intrufolarsi nel mondo epico della comunità di costruttori di arche (Cruise 2019). O ancora, fare un giro sulla metro di Los Angeles in una carrozza uguale a quella che è apparsa nella campagna Autunno-Inverno 2015, la prima di Alessandro Michele.
Un viaggio nell’immaginario Gucci che si può compiere anche da casa navigando su Gucci.com, e che diventa anche catalogo accompagnato da testi originali di personalità della scena culturale come il critico Achille Bonito Oliva, il filosofo Emanuele Coccia, l’artista e ricercatrice Anna Franceschini, il curatore Antwaun Sargent e l’advisor per la sostenibilità e la cultura Shaway Yeh.


Courtesy Gucci