Intervista con il ballerino Tommaso Stanzani, nuovo volto di Clarks

Intervista con il ballerino Tommaso Stanzani, nuovo volto di Clarks

di Digital Team

Abbiamo intervistato il ballerino Tommaso Stanzani, tra i protagonisti della nuova campagna dell’iconico footwear brand britannico, che ci racconta cosa rappresenta per lui la danza

Quando appare sullo schermo durante la nostra videocall, Tommaso Stanzani si trova a Roma, in una sala di danza, anche durante il suo giorno libero. Quella per la danza, infatti, è una passione che non si può limitare al lavoro, ma è un grande sogno, che bisogna conquistare «lavorando sodo e impegnandosi duramente», spiega. Oggi Tommaso, è un ballerino professionista ed è uno dei volti della nuova campagna “For The World Ahead” di Clarks, che vuole raccontare i valori dell’iconico footwear brand britannico attraverso le storie, le personalità e il coraggio di diversi talenti italiani.

Tommaso Stanzani

Tommaso Stanzani è nato a Bologna ma è cresciuto a Sant’agata Bolognese, ci tiene a precisare. Ed è proprio qui che ha iniziato a pattinare, all’età di 3 anni, seguendo l’esempio dei genitori, pattinatori professionisti. «Crescendo mi sono reso conto che, del pattinaggio, mi piaceva di più l’aspetto artistico. Potersi esprimere con il corpo, con il viso. Per vincere una gara di pattinaggio, invece, bisogna concentrarsi sulle difficoltà, eseguire bene i salti. Nel momento in cui avevo più voglia di esprimermi, dovevo concentrarmi sui punti della competizione. E per me questo era un limite». È nella danza che, invece, ha trovato la libertà di espressione che cercava. «Mi è sempre piaciuto ballare, fin da piccolo. In casa mettevo la musica e organizzavo degli show incredibili per la mia famiglia. Mi ricordo che mio padre, appena tornava a casa la sera stanco dopo il lavoro, e io lo chiamavo per fargli vedere i passi che avevo imparato – avevo 4 o 5 anni e ovviamente non sapevo ballare – mi guardava e diceva “aspetta che vado a prendere la telecamera”. Forse è da qui che è nata la mia passione per la televisione».

Tommaso Stanzani

A 16 anni, quindi, decide di intraprendere la carriera di ballerino. Studia danza contemporanea a Genova, presso la Experience Company di Naima Academy, e nel 2020 partecipa al talent show Amici di Maria de Filippi: «Qui ho avuto la possibilità di studiare ogni aspetto della danza a 360 gradi, ed è stato fondamentale per riuscire a trovare la mia strada», ci racconta. Così, ha scelto di concentrarsi sulla televisione: «“Viva Rai 2!” è stata un’esperienza unica. Eravamo noi stessi protagonisti di un quadro, facevamo coreografie con stili e generi diversi. Tutto è stato possibile, ovviamente, grazie a Luca Tommassini (il coreografo, ndr) e Fiorello che hanno queste idee incredibili. Tutt’altra esperienza, invece, è stato il tour europeo di Andrea Bocelli, a cui ho partecipato come solista insieme ad Angelica Gismondo. In questo caso non c’è un momento in cui stai fermo e comunichi solo attraverso uno sguardo in camera, ma il corpo deve continuare a ballare, essere sempre in movimento».

Tommaso Stanzani

«Adoro tutta la preparazione che c’è prima di uno spettacolo televisivo, le prove delle telecamere, le luci, il trucco. Le inquadrature strette, i primi piani ti mostrano per quello che sei. Quando ballo mi sento completamente libero, quando entro in sala sono felice. E questa è una sensazione che non voglio farmi portare via». E quando gli chiediamo cosa gli ha insegnato la danza, risponde: «Il rispetto, verso me stesso, verso l’insegnante, i compagni, la coreografia stessa. È una disciplina veramente, e giustamente, rigida, che ti forma come persona. Solo chi rispetta e ama sé stesso può conoscere un più ampio e consapevole senso di rispetto verso l’esterno. Per questo ho abbracciato con entusiasmo il progetto “For The World Ahead” di Clarks, che mi permette di fare arrivare un messaggio a me molto caro: siate liberi esprimervi nel modo che preferite, di abbracciarvi e di muovervi in libertà».

Perché la danza insegna anche a comunicare: «Non solo con il corpo, ti porta ad essere più empatico, più espansivo. Io do il mio meglio quando ballo con un partner. E poi un ballerino non riesce mai a stare fermo, con le gambe, con i piedi, tiene sempre il ritmo». Bisogna sempre avere calzature che siano all’altezza quindi: «Comode ma anche stilose, come le mie Clarks beige, stupende, che abbino a un pantalone cargo, con sopra una camicia over oppure un crop top bianco. Per ballare, ma non solo».