La nuova Maserati MC20

La nuova Maserati MC20

di Alessandro Pasi

Leggerissima, ha un motore inedito e un design forte e deciso: vi presentiamo la nuova Maserati MC20, nata in soli 24 mesi.

Chi regge il tridente? Ma il dio del mare, ovviamente, Nettuno. Naturale, quindi che l’inedito motore che spinge la nuovissima Maserati MC20 sia dedicato proprio a lui, alla divinità dei flutti, potente e capace di scatenare tempeste: quindi 3.000 centimetri cubici, sei cilindri a V, doppio turbo, 630 cavalli, 730 Nm di coppia. Così da sparare la macchina a 100 km/h in 2,9 secondi, e poi su fino alla velocità di punta di 325 km/h.

La MC20 è una vettura cruciale per la Casa: la sigla sono le iniziali di Maserati Corse, 20 indica l’anno di lancio, il 2020 per l’appunto, ed anche quello che a Modena vedono come il primo anno di un nuovo corso, addirittura di una nuova Era Maserati, nel segno di una ritrovata originalità e sportività. La MC20 ripropone, infatti, il ritorno alle Maserati più corsaiole, in particolare alla MC12, un missile per le corse GTA, disegnata da Giugiaro con motore 12 cilindri di derivazione Ferrari nel 2004: e lo si vede subito nella linea, disegnata nella galleria del vento di Dallara (come per la MC12), nei materiali, per renderla più leggera possibile e nel motore, il primo dopo vent’anni, interamente progettato e realizzato a Modena, nel nuovo Maserati Engine Lab.

La MC20 esce da una nuova linea di produzione, nello storico stabilimento di via Ciro Menotti, dove fino a novembre venivano assemblate le GranTurismo e le GranCabrio.

Come sportività vuole, MC20 pesa soltanto 1500 kg, grazie all’uso esteso della fibra di carbonio, così da toccare uno straordinario rapporto peso potenza di 2,33 chili per CV: per capirsi non poche concorrenti blasonate sono nell’ordine di 3,5 chili per CV. Ma in Maserati sono molto orgogliosi anche di un’altra cosa: il tempo per progettare e realizzare l’automobile è stato compresso in 24 mesi. Come ci sono riusciti? Grazie all’uso esteso di un Virtual Vehicle Dynamics Development, un simulatore progettato all’interno del Maserati Innovation Lab e che ha permesso di sviluppare l’auto in modo virtuale, ottimizzando i tempi e lasciando poi alle prove su strada e in pista il compito dell’affinamento finale del comportamento della macchina.

Il design della vettura si presenta molto deciso, con forme davvero uniche e che inglobano particolari estetici non solo emozionali, ma anche efficaci, come le portiere ad ali di farfalla che facilitano entrata e uscita dall’abitacolo, o lo spolier posteriore, necessario per aumentare il carico aerodinamico.

L’abitacolo è stato concepito nel segno della concetrazione della guida con forme semplici, pochi spigoli vivi. Due gli schermi, da 10 pollici: uno per il cockpit, l’altro per il Maserati Touch Control Plus (MTC Plus MIA). Nel tunnel centrale, coperto di fibra di carbonio, pochi funzionali elementi: il selettore di modalità di guida (GT, Wet, Sport, Corsa e un quinto ESC Off che disattiva i controlli), due pulsanti per le marce, gli alzacristalli, il comando del volume dell’infotainment e l’ormai immancabile caricabatteria wireless per smartphone; sotto il bracciolo il vano porta oggetti. Tutti gli altri comandi sono sul volante, con il tasto riservato all’accensione a sinistra e quello del launch control a destra.

La piattaforma su cui nasce la MC20 è molto flessibile, pensata già per la versione Cabrio e, addirittura, per ospitare la trazione totalmente elettrica. Giusto per andare non solo contro Porsche, ma anche contro Tesla.

Potete ammirare la nuova Maserati MC20 in questo video:

Directed by Romain Reglade

DOP: Nico Scavo

Light Engineer: Marco Siracusano