Svolta epocale da Balenciaga: Piccioli è il nuovo direttore creativo
(Photo by Pascal Le Segretain/Getty Images)

Svolta epocale da Balenciaga: Piccioli è il nuovo direttore creativo

di Tiziana Molinu

Il poeta della couture prende il timone della maison più edgy di Parigi: Pierpaolo Piccioli succede a Demna da Balenciaga, aprendo un nuovo capitolo a partire da luglio 2025.

Dal 10 luglio 2025, Pierpaolo Piccioli – per anni custode della bellezza classica e dell’alta moda poetica di Valentino – prenderà le redini di Balenciaga, succedendo a Demna, che si prepara al suo debutto da Gucci dopo un’ultima sfilata couture per la maison francese. Un passaggio di testimone che sembra provenire da due galassie stilistiche opposte, ma che potrebbe essere la mossa più visionaria dell’anno. Chi l’avrebbe mai detto? Il poeta del romanticismo sartoriale che varca la soglia del tempio gotico dello streetwear. Parigi ora ha un nuovo capitolo da scrivere, e ha il sapore dell’improbabile, quindi del potenzialmente rivoluzionario.

Da Roma a Parigi, con amore (e tanta couture)

Piccioli non è un volto né un nome qualunque come ben sappiamo. Con oltre 25 anni in Valentino, prima in tandem con Maria Grazia Chiuri (oggi da Dior), poi da solo, ha ridisegnato i codici del romanticismo contemporaneo: silhouette scultoree, palette cromatiche audaci, e una visione della moda come atto empatico, profondamente umano. Il suo abbandono del brand romano nel 2024 aveva lasciato un vuoto in chi sperava ancora nella bellezza sussurrata tra taffetà e faille. Ora, quel sussurro arriva nel sancta sanctorum dell’avanguardia parigina.

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Courtesy Getty Images

L’eredità pesante di Demna

Sotto la direzione di Demna, Balenciaga è diventata una delle maison più controverse e chiacchierate del decennio: tra provocazioni, hoodie logati e silhouette post-apocalittiche, la sua estetica ha ridisegnato il concetto di lusso “moderno”. Ma proprio quando sembrava impossibile voltare pagina, Kering ha scelto la strada meno battuta: abbandonare il meme, e abbracciare il sublime.

Il cambio di passo è chiaro: Piccioli rappresenta il ritorno al gesto couture, al drappeggio che commuove, al colore che racconta. A Parigi ha incantato con le sue sfilate evento per Valentino, da Roma a Venezia fino a Pechino, trasformando ogni red carpet in un manifesto artistico. Ora la curiosità è alle stelle: come dialogherà la sua visione con l’archivio di Cristóbal Balenciaga, uno dei più influenti del secolo scorso?

“L’eredità di Cristóbal Balenciaga è probabilmente una delle dichiarazioni di moda più influenti di tutti i tempi,” ha dichiarato Piccioli. “Questo mi dà la possibilità di scrivere un nuovo capitolo, con una nuova storia.”

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(Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for The Business of Fashion)

Due mondi a confronto, o una nuova terza via?

Certo, la sfida è titanica. Balenciaga oggi è sinonimo di provocazione, memes virali, borse a forma di sacchetto della spazzatura e scarpe distrutte da migliaia di euro. Piccioli, invece, ha sempre parlato a un pubblico diverso, più classico, affezionato all’idea di moda come rifugio. Ma è proprio questo cortocircuito che potrebbe generare una scintilla. Se riuscirà a fondere la sua grammatica haute couture con l’irriverenza balenciaghiana, potremmo trovarci davanti a un nuovo paradigma.

Del resto, nella moda i matrimoni più interessanti nascono spesso da attrazioni inaspettate. Come dimenticare quando Alessandro Michele trasformò Gucci in un carnevale intellettuale o quando Phoebe Philo riscrisse il minimalismo? Ora tocca a Piccioli. Con lui arriva anche un nuovo CEO, Gianfranco Gianangeli, ex Maison Margiela, a rafforzare questa virata verso una visione più sartoriale e concettuale.

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(Photo by Jacopo Raule/Getty Images)

Cosa aspettarsi?

Il debutto ufficiale è previsto per ottobre, anche se non è ancora chiaro se vedremo una sfilata completa o una presentazione più intima. E mentre gli addetti ai lavori si chiedono se l’ex braccio destro Yvan Mispelaere lo seguirà da Valentino, gli occhi dell’industria sono già puntati su come Balenciaga evolverà il suo linguaggio visivo. Dalle borse virali ai look couture, il passaggio sarà graduale o shockante?

Quel che è certo è che la maison sembra pronta a investire di più nella sua anima storica. La couture, rilanciata nel 2021 dopo 50 anni di assenza, sarà probabilmente al centro della nuova direzione. E con Piccioli al timone, aspettatevi proporzioni radicali, colori improbabili, silhouette da sogno. Ma anche disciplina, eleganza, e – perché no – una nuova ironia.

Un segnale per l’intera industria

In un anno che ha già visto scossoni ovunque (da Chanel a Dior, da Gucci a Chloé), questo è forse il match meno prevedibile. Eppure, è proprio per questo che potrebbe rivelarsi il più brillante. Un ritorno alla moda che emoziona, che non ha paura della bellezza. Dopo anni di estetica post-ironia, il romanticismo potrebbe tornare ad essere radicale. E allora, benvenuto Pierpaolo. Che la couture abbia inizio.