Città d’arte e di storia incastonata tra i laghi e le montagne della Savoia, con un centro storico considerato uno dei più belli di Francia

E’ una località amata dai viaggiatori perfetta per un weekend romantico e rilassante, raggiungibile comodamente in treno dall’Italia (in Tgv dista 4 ore da Milano e meno di 3 ore da Torino). Ecco cosa fare e vedere durante un city break in una delle più affascinanti città d’Europa.

Chambéry è una città della Savoia nella regione Rodano-Alpi, nel sud-est della Francia conosciuta anche come la Città dei Duchi per essere stata scelta dalla Casa Savoia come capitale del loro regno. Da visitare, il Castello (XIV secolo), un tempo residenza alla casa regnante, dove si sposarono Vittorio Amedeo II e Anna Maria d’Orléans, nipote di Luigi XIV. Nello stesso terreno si trova la Sainte Cappella dove anticamente era custodita la Sacra Sindone prima di essere definitivamente spostata a Torino. Nella torre dell’orologio, chiamata Jolande, c’è un carillon di 70 campane, il quarto più grande al mondo e il più grande d’Europa. Si può ascoltare un concerto il primo e il terzo sabato del mese. (alle h 17.30). Interessante il Musée des beaux-arts, un bell’edificio – anticamente era un mercato del grano – , che oggi conserva nelle sua esposizione permanente, dipinti italiani, fiamminghi e savoiardi, dal 1400 fino al ‘700.

Il centro si gira comodamente in una giornata, ha vie pedonali, stradine di impianto medioevale ed altre che ricordano lo stile piemontese, con portici e negozi eleganti come in Rue de Boigne. Non si può non percorrere la centrale Place Saint-Léger e poi infilarsi nei traboule, fra cortili minuscoli e tunnel suggestivi. Per un ottimo pranzo, Le Saint-Réal è un ristorante chic, all’altezza della piazza Pierre Dumas, che propone piatti della tradizione savoiarda. Ai più golosi è consigliata una sosta al caffè-pasticceria Au Fidel Berger, aperta nel 1832. Cioccolatini, vari prodotti della viennoiserie di Chambery, gli immancabili macarons e il celebre Saint-Anthelme, una istituzione gastronomica locale (e ipercalorica). La specialità? Il ‘Pas Pom’ (che per assonanza suona come ‘Non Mela’) che all’aspetto sembra in tutto e per tutto a una mela candita, ma all’assaggio si scoprono sapori diversi buonissimi. Il portone accanto permette l’accesso ad uno dei bed & breakfast di design più belli della Savoia, il Petit Hotel Confidentiel, curatissimo come un quattro stelle di charme, una vera e propria suite moderna nel cuore della città.  

Immancabile la visita alla cattedrale di Sant-Francois-de-Sales con i suoi 6000 mq di trompe-l’oeil (il più grande d’Europa) e uno scatto alla Fontana degli Elefanti – il monumento più famoso della città – e al Teatro Charles Dullin costruito nel 1824 sul modello della Scala di Milano. Dello stesso periodo sono le varie statue sparse per la città dedicate a personaggi illustri in relazione con Chambéry, Joseph e Xavier de Maistre e Jean-Jacques Rousseau tra i più importanti. Molti sono anche gli spazi verdi in città: da visitare il Parco du Verney, il più vecchio, il Clos Savoiroux con il monumento alla vittoria, il Parco Talweg dove fare sport o tour in bicicletta, il Parco des les Charmettes, alle pendici della Chartreuse che circonda l’omonima tenuta della nobildonna Françoise-Louise de Warens dove visse Rousseau per alcuni anni. Oggi la proprietà è stata trasformata in un museo dedicato alla sua memoria e il parco aperto al pubblico.

Chambéry è stata riconosciuta dalla Fédération des Usagers de la Bicyclette (FUB) quale seconda città, di medie dimensioni, bike friendly. Numerosissimi gli itinerari con partenza dalla località francese: da qui è infatti possibile imboccare uno dei due lati della V63 (Chanaz – Valence), uno in direzione delle rive del lago di Bourget (il più grande lago naturale di tutta la Francia) e l’altro verso il Mont Granier, la catena alpina di Belledonne e i vigneti nei pressi del lago Saint-André. Il circuito, insieme alla Via Rhôna, è lungo 510 km! E poi non ci si deve perdere l’intima atmosfera di Chambéry, dove le realtà provviste del marchio “ Accueil Vélo ” soddisfano le esigenze specifiche dei viaggiatori su due ruote. L’Inukshuk, per esempio, è un bar-ristorante tematico e un campo base per gli appassionati di bici, viaggi, natura e outdoor.