Sono al polso di icone del rock, agenti segreti e pionieri dell’aviazione. Dopo il weekend dei Nastri D’argento, ecco 3 orologi da scegliere per un perfetto stile da cinema

«Volevo dedicare questi miei premi a tutte quelle persone che sono andate a vedere Dogman al cinema, perché io credo ancora nel cinema». In un momento storico in cui i film si guardano su televisori sempre più grandi o su schermi di computer sempre più piccoli, è questa la dichiarazione di Matteo Garrone sul palco della della 72esima edizione dei Nastri D’argento. Il suo è un trionfo. Con il film Dogman, infatti, riceve otto dei riconoscimenti assegnati dal Sngci, il sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani: miglior film, miglior regia, due migliori attori protagonisti (Edoardo Pesce e Marcello Fonte) e poi produzione, scenografia, sonoro, montaggio e casting director.
47 i film in gara per il 2018 e molti Nastri D’argento consegnati durante la serata al Teatro Antico di Taormina, tra cui quello per la migliore sceneggiatura a Loro di Paolo Sorrentino, per l’opera prima La terra dell’abbastanza ai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo e anche il premio per un grande ritorno al cinema, l’Hamilton Behind The Camera Nastri D’Argento, consegnato dal marchio di orologi Hamilton a Luciano Ligabue, regista di Made in Italy (vincitore anche per il migliore soggetto) a vent’anni dal debutto dietro la macchina da presa con Radiofreccia.
«Il cinema è molto importante per me, prima di tutto come spettatore. Come regista, poi, realizzare un film è molto faticoso ma è un privilegio, per poter comunicare attraverso un mezzo che è molto diverso rispetto alla musica. Sono molto contento per questo premio, perché per me tutto è iniziato da un’anomalia, da una canzone, che poi è diventata sceneggiatura», racconta Ligabue.

In Italia come a Hollywood, dove Hamilton ospita da nove edizioni l’Hamilton Behind the Camera Awards, per premiare passione, creatività e professionalità di tutte le figure che lavorano dietro le quinte, indispensabili per l’industria cinematografica. Un legame, quello tra il marchio di orologi nato negli stati Uniti nel 1892 e il mondo del cinema che dura da più di sessant’anni, consacrato da oltre 450 film in cui sono apparsi diversi modelli, scelti per il design innovativo e lo spirito americano. Tra le pellicole più memorabili 2001: Odissea nello spazio, Men in Black, The Martian e Interstellar.

Stile da cinema

Tra i segnatempo più celebri nella storia del cinema, l’Hamilton Ventura è stato scelto personalmente da Elvis Presley e appare al suo polso nelle riprese del film Blue Hawaii del 1961. Dallo spirito visionario, come il re del Rock ’n’ Roll, viene presentato nel 1957 come primo orologio elettrico al mondo, riconoscibile dal design con cassa triangolare a forma di scudo.
Altro orologio, altra sceneggiatura. Fin dal 1995, in tutte le sue apparizioni cinematografiche James Bond indossa un Omega Seamaster. L’agente segreto più amato al mondo, completa la sua divisa da gentleman con una cassa di 42 mm in acciaio inossidabile, quadrante nero e impermeabilità fino a 600 metri.
Per chi ama, invece, le imprese impossibili realmente compiute, il Santos de Cartier è stato ideato su misura per il pioniere dell’aviazione Alberto Santos-Dumont che ha fatto decollare il primo aereo, il 14 Bis. Quadrante perfettamente quadrato e cinturino in pelle, è nato nel 1904 ed è il primo orologio da polso dell’epoca moderna. Sarebbe il perfetto protagonista di un film d’azione girato ad alta quota, dal fascino rétro.