Corti, con le maniche ricamate o in pelle a contrasto, tornano protagonisti della moda maschile

A inizio secolo era un capo indossato solo dai piloti dell’Aeronautica Militare per ripararsi dal freddo, era in tessuto tecnico decisamente over size. Negli anni Ottanta fece il suo debutto sui grandi schermi grazie al successo di Top Gun in cui l’attore americano Tom Cruise lo sfoggiava in pelle, con collo in pelo e ricoperto da stemmi militari. Il bomber, quello in nylon blu o verde militare e con la fodera interna arancione, divenne simbolo poi dei Paninari di fine anni Ottanta, quella giovane sottocultura che si identificava con scarponcini da montagna e jeans alla caviglia.

Corto, con elastico in vita e ai polsi, in seta, ricamato o in lana e pelle, le maniche sono ampie e, per la maggior parte dei modelli, la chiusura è a zip. Bomber e varsity jacket, quella usata nei college americani, con le maniche di pelle bianca e tessuto colorato, resa celebre in alcune serie televisive come Happy Days o Beverly Hills 90210, ritornano in scena, come testimoniano gli scatti streetsyle di Icon durante la Milano Fashion Week.

Sfilano in strada, ma anche sulle passerelle dove designer e stilisti, da Paul Smith a Dolce&Gabbana, li reinventano ispirandosi alla moda degli anni ’80 e ’90. Da portare con camicia e papillon o con t-shirt e denim.

Foto: Filippo Mutani