Nuance neutrali, completi in lino dai volumi morbidi e stringate in pellami preziosi: Woody Allen celebra gli anni trenta in Café Society, e la moda lo segue a ruota

Bobby è un giovane di belle speranze che cerca fortuna ad Hollywood, complice lo zio Billy, partito come lui da Brooklyn molti anni prima e divenuto un potente agente cinematografico. Nella città degli angeli Bobby incontrerà la giovane segretaria dello zio, Vonnie, della quale si innamorerà, ma gli intrighi e i malintesi, come in ogni commedia di Allen, rimescolano presto le carte.

L’ultima fatica cinematografica di Woody Allen si chiama Café Society, ed è stata la pellicola che ha aperto il festival di Cannes, in corso in questi giorni. Un po’ romanzo di formazione, un po’ commedia, il film ricorda altre pellicole del genere alleniano, come La Rosa Purpurea del Cairo. Ad accomunarle, il mito sempiterno del cinema, e l’ambientazione storica, gli anni trenta.

Un decennio, quello dei primi film con l’audio, dei romanzi di Fitzgerald e dei completi in lino che torna prepotente anche nella moda, che guarda proprio alla pellicola di Allen per rivisitare quella idea di eleganza, educata e senza sbavature.

I completi perfetti per le giornate della stagione calda, infatti si declinano in mischie di cotone e lino e si colorano di tinte neutrali: le vestibilità sono morbide, agevoli per le temperature più calde, come nel caso del completo di Canali, e si abbinano perfettamente a camicie dai colli alla francese, in lino o in fresco chambray.

L’equilibrio tra fascinazione verso il passato ed esigenze contemporanee si risolve negli accessori: se le scarpe si costruiscono alla vecchia maniera, realizzate con il metodo Goodyear e in pellami pregiati, come le stringate in canguro di Bally, gli occhiali da sole guardano sì, ad un certo fascino dall’allure vintage, quello delle montature in tartaruga degli occhiali dei divi della vecchia Hollywood, da Gregory Peck a Cary Grant, ma la lente a goccia è dichiaratamente moderna. 

Imprescindibile, infine, la cravatta: al posto di quella regimental in voga all’epoca, meglio optare per una più moderna a righe, dal twist preppy, come quella di Tommy Hilfiger.