Da indossare over o slim-fit, principe di Galles o blu Klein: quale cappotto scegliere per l’ultima notte dell’anno

Che sia un cenone classico, una notte da spendere in una baita in montagna, o invitati ad un evento formale, l’ultima notte dell’anno richiede un grado di eleganza superiore rispetto al solito: forse per presentarsi vestiti di tutto punto all’appuntamento con il nuovo anno, o semplicemente come portafortuna.

Ad offrire sicuro sostegno i marchi simbolo dello stile per lui: se Ermenegildo Zegna immagina un cappotto in cachemire e colletto in montone con il quale affrontare le temperature gelide senza fare un plissé, una soluzione diversa la fornisce Hackett, che immagina un doppiopetto in montone da sfoggiare in montagna, magari per coprire un classico tre pezzi blu note. Se il setting è invece più urbano, ha uno stile classico ma dal twist eclettico il modello di Prada, doppiopetto con bottoni grossi, ton sur ton, la cui lunghezza va oltre il ginocchio. Una soluzione per i dandy è invece quello di ENNW, linee classiche e inappuntabili, che si colorano di Blu Klein. I temerari in fatto di stile possono osare il total white del cappotto di Berluti, un doppiopetto in lana e cachemire che, dalla montagna alla città, si fa notare senza eccessi. 

Ha una sua eleganza rilassata la lana bouclè, con quell’appeal avvolgente, che scalda allo sguardo: la declina su un modello dalle linee rilassate Paltò, mentre Jeckerson opta per una variante slim-fit, in calde nuance sottobosco. Infine per chi ama i volumi over, il soprabito di Acne Studios: total black, linee tagliate con la lama e collo a lancia. Senza una piega.