Appeal sportivo, in abbinata a t-shirt e accessori dal twist rock: come modernizzare il doppiopetto, e indossarlo per la stagione calda

Difficile da indossare senza aggiungere anni alla carta d'identità: è questo uno dei motivi per i quali molti uomini abdicano al doppiopetto, pur riconoscendolo come uno dei capisaldi dell'abbigliamento maschile.

Per la stagione calda però le cose cambiano, ed è possibile costruire una nuova grammatica intorno al blazer: se il modello adatto è iper-classico, costruzione definita che guarda alla sartoria napoletana, come quello di Hamaki-ho, confezionato solo con tessuti italiani, il sottotesto varia e si arricchisce di riferimenti street, che lo svecchiano senza snaturarlo.

Un esempio è la t-shirt bianca, da sostituire alla camicia o alla maglieria: collo tondo, in cotone morbido, le eventuali stampe devono essere di dimensioni micro, per evitare di creare confusione. Il ritmo si sposta su frequenze più rock con gli accessori: le scarpe sono delle rigorose monkstrap in pelle, ma hanno dettagli con stampa zebrata, a ricordare quelle amate dai teddy boys. L'orologio ha colori rigorosi, ma volumi massimali: quello di G-Shock è fatto anche per i meno avvezzi agli accessori da polso. In resina, con cassa in acciaio, è radiocontrollato, di modo  che le lancette si settino in automatico sul giusto orario a seconda delle latitudini, è resistente agli urti e ai graffi, ed impermeabile fino a 20 Atm. 

Al posto della ventiquattrore da ufficio, si può optare per uno zaino in pelle, arricchito da zip, come quello di Bertoni 1949 con una stampa che guarda ai cieli attraversati dagli aerei. Infine, la bilancia ritorna in equilibrio con l'aggiunta di un piccolo ma significativo dettaglio: la pochette da taschino. Da scegliere solo in seta con lavorazione jacquard, in stampe optical o grafiche.

E far risplendere di luce nuova un grande classico.