Trame check, tessuti in tweed e abiti formali. Lo stile della serie tv è il codice d’abbigliamento del nuovo gentleman

Un castello nello Yorkshire, una famiglia artistocratica del primo Novecento, una vicenda di eredità intrecciata a una tormentata storia d’amore, lo stile della lontana Belle Époque e un sottile humor inglese. Downton Abbey è l’english country drama che, dopo aver ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui lo Screen Actors Guild Award per il miglior cast in una serie televisiva e un Golden Globe a Maggie Smith come miglior attrice supporter, ha già ricevuto cinque nominations per gli Emmy 2013.

La vita aristocratica della famiglia Crawley si svolge tra i primi anni del Ventesimo secolo e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, tra rituali del tè pomeridiano in abiti sartoriali, caccia alla volpe a cavallo, cene in tight in sconfinati saloni, serate tra gentleman che degustano Sherry e fumano sigari, passeggiate nelle suontose aree della dimora di Highclere Castle, garden party e partite di cricket. Nell’età edoardiana le regole dell’aristocarzia impongono, in base all’occasione o all’ora della giornata, un susseguirsi di cambi d’abito che hanno poi ispirato diversi stilisti e collezioni della moda maschile e femminile.

Se una volta era il cinema a influenzare la moda ora sono le serie televisive a dettare le tendenze. L’eleganza di Downton Abbey sembra lontana intere epoche, eppure affascina e ispira anche le collezioni attuali. Valentino e Prada richiamano su mantelle, cappe e trench la stampa check del vecchio stile british, Corneliani tinge di grigio tight e cilindro, Aquarama ricama sul doppiopetto il proprio logo come fosse un simbolo di appartenenza e Borsalino impreziosisce il cilindro in feltro con piccoli swarovski ton sur ton. Dal suo fascino è rimasto folgorato anche Ralph Lauren che nella collezione autunno inverno ha reinterpretato lo stile degli anni Venti in chiave moderna e ha voluto ambientare gli scatti della campagna pubblicitaria nella stessa location in cui viene girata la serie televisiva. Blazer checked, gilet in tweed, polacchini in cuio effetto used e colori ispirati al country inglese sono temi dominanti delle collezioni.

Modello d’ispirazione per lo stile di inizio secolo è Edoardo VII, Principe di Galles e Re d’inghilterra che portava pantaloni con il risvolto, la giacca aperta e l’ultimo bottone del gilet slacciato. È l’epoca dei primi abiti a tre pezzi coordinati, pantaloni leggermente stretti sul fondo, giacca corta con reverse sottili e gilet con abbottonatura alta e punte sul davanti. La moda diventa formale anche durante attività ludiche come le partite di cricket in cui gli uomini portano abiti total white con gilet tricot e cappellini di cotone con la visera. O durante la caccia alla volpe: stivali al ginocchio o polacchini ricoperti dalle ghette, mantelle, cappe e paletot a trama sozzese e cappelli con armature morbide in feltro. E di nuovo, un altro cambo d’abito per le cene in famiglia, serviti da una servitù con uniformi impeccabili, i gentleman inglesi si presentano nelle sale da pranzo con cilindro e bastone, accessori must che accompagnano smoking o tight.