Kim Jones, direttore creativo di Louis Vuitton, riscrive l’estetica del prossimo inverno, conciliando outdoor e metropoli, avventura e business. Anteprima della collezione 13/14.

Centoventicinque anni di fotografie, viaggi, animali rari, paesaggi incontaminati, reportage e paesi lontani. La gloriosa storia della National Geographic Society, istituzione scientifica ed educativa nata nel 1883 e poi diventata uno dei periodici di divulgazione più famosi del mondo, arriva in passerella. Il salto dalla scienza agli abiti e dalla natura alla moda è stato possibile grazie a uno dei nomi più raffinati e intelligenti dello stile maschile: Kim Jones, direttore creativo delle linea di abbigliamento e accessori da uomo di Louis Vuitton.

Così, per il nuovo inverno, Jones ha letteralmente pensato un viaggio ideale alla scoperta di animali rari e paesaggi inesplorati per raccontare la storia della nuova estetica per l’inverno 2013/2014. Il primo spunto arriva da una tra le fantasie più mitiche, quasi favoleggianti: il manto dei leopardi delle nevi, creature quasi in via d’estinzioni presenti sugli altopiani asiatici. Ovviamente, nessuno è andato a caccia di questi animali: i loro disegni a macchie sono stati stampati con tecnica jacquard e poi rasati su cappotti di cashmere e su colli di pelliccia che arricchiscono i giacconi ampi e strutturati.

Il secondo escamotage per raccontare le affascinanti avventure dei reporter del National Geographic è rappresentato da una serie di capospalla di montone rovesciato che ricordano i manti anti gelo e anti intemperie degli esploratori artici e antartici. Si tratta di grandi giacconi con un pregio sopraffino: le cuciture sembrano sparite e la pelle è stata montata come fosse un tessuto duttile, morbido, leggero. È il potere dell’artigianato di Louis Vuitton, un’alta maestria che prende il savoir-faire degli accessori e lo traghetta direttamente sugli abiti: una vera e propria volontà di non lasciare niente al caso, anzi di trattare ogni minimo dettaglio come fosse il protagonista dell’intero outfit. Le cerniere cromate, i tiranti di pelle, le bordature di pelliccia immacolata, i rinforzi ai bottoni, fino ai doppi revers che riparano dal freddo: la nuova collezione maschile di Louis Vuitton trascina l’hi-tech dentro la couture e traghetta l’armamentario da spedizione alla fine del mondo nelle trame di un capo adatto a chi abita una metropoli contemporanea.
L’equilibrio ottenuto non è affatto facile, né di semplice realizzazione: è piuttosto una misurazione al millimetro di rimandi, contaminazioni e confluenze di mondi diversi. A vedere da vicino questi capi, infatti, risulta persino difficile capire dove inizia l’esploratore e dove finisce il manager: la loro bellezza è aver cancellato le barriere che separano i due mondi, trasformando quello che divideva in legame. Riuscendo in un compito impossibile: togliere la polvere al vecchio paltò e alla giacca tecnica anti freddo, illuminandola col glamour della passato e con l’esperienza della tecnologia contemporanea.

Foto VanMossevelde+N

Fashion editor Andrea Tenerani

Fashion contributor Ilario Vilnius

Grooming Simone Prusso @Atomo using Kevin Murphy products

Models Igor @Requests, Staffan @Ford, Jules @Select
Testo Simone Corti