Stampate, con motivi rubati alla sartoria o maxi-logo: ecco quali sono le felpe da scegliere per la stagione calda

Da sfoggiare senza preoccupazioni anche in ufficio, complice la rivoluzione stilistica che le rende sorprendentemente eleganti. Sono le nuove felpe, che la moda propone in diverse versioni per la stagione primaverile. 

La base rimane quella iper-sportiva, con maxi logo a celebrare le origini dei marchi dello sportwear, che molto spesso affondano nei massimalismi degli anni ottanta. Un leit-motiv seguito da Sergio Tacchini, che mette al centro del pezzo, cotone e tessuto tecnico, il suo logo che ha fatto storia, in un revival che piace alla nuova street culture. Più sussurrato, l’approccio di Liu Jo UOMO, che fa indossare al suo testimonial, il nuotatore Filippo Magnini, il modello dove la stampa è ton sur ton, nero su nero, ma in 3D. Il pezzo fa parte di una più ampia capsule dedicata allo sport,composta di pantaloni ginnici e capispalla antivento, attualmente disponibile nei negozi del marchio.

E allo sportwear guarda anche Iuter, marchio che nasce molto dopo gli anni ottanta, e sperimenta sullo sportwear tecniche e lavorazioni all’avanguardia: jacquard per i bomber, neoprene termopressato con effetto 3D che guarda alle pelle del coccodrillo, la felpa con stampa tropicale è sublimata su poliestere con filo in argento bianco antibatterico.

Dal gusto vintage l’ispirazione di Andrea Pompilio, che invece guarda agli anni novanta di Alphabet City, quartiere malfamato di New York, oggi zona ripulita e di grande tendenza, come successo già con Brooklyn qualche anno fa. All’epoca però, la popolazione si componeva principalmente da gente di colore che mixava lo sportwear con zootpant, e gessati ispirati agli anni quaranta. Un alfabeto di stile al quale Pompilio attinge, nell’immaginare un pezzo in lana e cotone, da indossare comodamente anche sopra le camicie.

E sopra la camicia, e magari con pantaloni formali, si porta anche il modello di Neil Barrett, in tessuto tecnico, dalla struttura definita. Stampa che mixa pop e classicismo, con riferimenti a Che Guevara e ai profili delle statue greche, l’appeal è deciso, sportivo, ma declinabile grazie al total black anche in ufficio. Perfetta per l’ufficio è infine anche quella di Club Monaco, che stampa sul cotone le righe del gessato. Da portare anche senza camicia, con dei jeans dalla linea dritta e delle stringate inglesi. Senza fare una piega.