Con maglieria a contrasto, camicie in denim e chambray o t-shirt: tutti i modi per indossare il blazer in velluto per le festività natalizie

Natale, tempo di giacche e abbigliamento formale. Un’occasione invisa a molti uomini, poco abituati ai classici stilemi dell’eleganza. Per ovviare a camicie in tessuti poco elastici o comunque difficili da indossare per la durata di pranzi e cene natalizie, e rimanere comunque inappuntabili, meglio optare per il blazer in velluto.

Solo apparentemente difficile da indossare, se scelto nelle giuste proporzioni, mono-petto e mai doppio, slim, lasciato sempre morbidamente aperto, e in nuance sobrie (vanno bene le tonalità da sottobosco, dal borgogna al terra di siena, così come quelle fredde dei blu e degli ottanio), è un alleato affidabile, che permette alle altre componenti del guardaroba di essere più casual, senza mai strafare.

Ecco come.

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CAMICIE IN DENIM

Sia che la giacca in velluto a coste sia scelta in nuance calde che fredde (come nel caso del modello di Cordings, blu notte profilato in satin) un’alternativa alle classiche camicie formali in cotone può essere quella in denim. Le condizioni sine qua non sono essenziali: la texture deve essere perfetta, priva di lavaggi o motivi dall’ispirazione country, più adatti all’estate, con colletto button-down, meglio ancora se i bottoni sono in madreperla o a contrasto, come nel modello di Berluti. 

MAGLIERIA

Chi preferisce invece uno strato più spesso per proteggersi dal freddo anche all’interno, può optare per la maglieria. Sempre giocando sul contrasto di toni caldi e freddi (con il blu notte è perfetto il burgundy ad esempio), i maglioni sono obbligatoriamente da scegliersi in cachemire o lana merino, tradotti su uno strato sottile, per evitare che i maxi-volumi ingolfino o modifichino le proporzioni della giacca. Perfetto quello di Lanvin, in lana mélange.

T-SHIRT

Chi invece non ha paura delle basse temperature, sotto il blazer può optare per una t-shirt, a patto che sia sobria. Perfetta in questo caso quella della nuova collaborazione tra Cédric Charlier e Fruit of the Loom, pensata per la prossima stagione estiva ma già disponibile nei negozi. Un modo di rivisitare un grande classico degli anni ottanta attraverso i lemmi stilistici dello stilista francese, esperto di asimmetrie e sovrapposizioni, sono adatte anche sotto le giacche. Ha del buono invece l’iniziativa alla base della t-shirt in limited edition di Aspesi contro il bullismo e il cyberbullismo: il ricavato dalla vendita dei capi dal primo Dicembre disponibili esclusivamente nello store di via Montenapoleone del marchio, andrà interamente voluto alla casa pediatrica Fatebenefratelli.

SCARPE

Se l’abbigliamento da abbinare al blazer in velluto può giocare di contrasti e alternanze tra formale e informale, sulle scarpe non ci sono deroghe che tengano: derby o oxford in pelle lucida, prive di motivi o trafori al laser, sono obbligatorie. Sandro pensa così a delle derby made in England, realizzate con la classica costruzione Goodyear. Se la prima cucitura unisce la parte superiore della scarpa, la seconda lega la suola al resto del pellame, rendendo così il pezzo adattabile a chi lo indossa, e più confortevole.