Classe, forza, stile, tenacia: chi sono i protagonisti del green al torneo di golf scozzese

All’inizio fu il passatempo di un gruppo di aristocratici scozzesi. Oggi il pianeta Golf è tra i più popolati: praticato da 70 milioni di giocatori, 30 negli Stati Uniti e sette in Europa, conta 35 mila campi nel mondo. Quest’anno il 142esimo Open Championship, il Major golfistico più antico, fa tappa sui links dell’Honourable Company of Edinburgh Golfers, nella prestigiosa residenza di Muirfield. Qui si contendono la coppa dal 18 al 21 luglio cinque tra i professionisti più noti e più pagati del green che si mettono in gioco raccontando la propria vita privata tra Facebook, Twitter, YouTube e beneficenza.

Il primo è Tiger Woods, 38 anni, a cui sono occorsi più di due anni per riprendersi il primo posto nel ranking mondiale. Nel 2010 il campione statunitense di golf veniva travolto dalla sua infedeltà e dal divorzio milionario dalla moglie Elin Nordegren che ha tuttavia appena intaccato le sue ricchezze: Woods è infatti il primo sportivo con un patrimonio che ha superato il miliardo di dollari tra sponsor e premi. Passati gli scandali, Woods ha ripreso una preparazione atletica molto intensa con i Navy Seal americani: a Fort Bragg, durante un programma di allenamento militare, ha fatto due lanci con il paracadute, un combattimento corpo a corpo, quattro miglia di corsa con gli anfibi e svariati esercizi nel tunnel del vento. Forse a sostenerlo e a favorire le sue vittorie, oggi, è anche una situazione sentimentale più stabile. Ora al suo fianco c’è Lindsey Vonn, la bionda stella dello sci alpino d’America, oro alle Olimpiadi invernali di Vancouver in Canada nel 2010. Amore sportivo annunciato su Facebook.

Schivo e geloso della propria privacy è invece Ernie Els, campione sudafricano uscente dell’Open, meglio conosciuto come Big Easy per il suo fisico possente e per la sua grande capacità di restare rilassato e ottimista anche nelle situazioni più tese. 42 anni, 1,91 metri di altezza per 95 chili avrebbe potuto ottenere altrettante soddisfazioni nel tennis, nel cricket o nel rugby, sport in cui aveva dimostrato talento sin da ragazzino. Sposato dal 1998 con Liezl ha reso pubblica da poco la malattia del figlio Ben che soffre di autismo. Da qualche tempo infatti ha creato una fondazione a suo nome (Els for Autism Foundation ) di cui porta il logo sulla maglietta durante le gare. Il suo personale portafortuna.

Altro super talento è il nordirlandese Rory McIlroy salito ai vertici del ranking, tra la fine del 2012 e i primi mesi di quest’anno. Il golf è un esercizio che McIlroy pratica fin da quando era bambino. Cliccatissimo, quasi 90mila visualizzazioni, su Youtube si trova il video della sua prima apparizione in televisione a 9 anni, quando colpì la palla col ferro mandandola in buca in un cestello della lavatrice a metri di distanza. Il ragazzino che voleva essere re è stato incoronato da una caratteristica unica al mondo: la rotazione dei fianchi gli permette di sviluppare una potenza di colpo superiore a quella che gli consentirebbe il fisico. Insomma, è giovane, 24 anni, è ricco, ha appena firmato un contratto da 250milioni con la Nike ed è fidanzato con la tennista danese Caroline Wozniacki, già numero uno della classifica WTA, con cui cinguetta messaggi d’amore su Twitter.

Phil Mickelson, 43 anni, è uno dei giocatori più amati negli Stati Uniti: il classico ‘bravo ragazzo’, californiano e laureato all’Arizona State University. Ha iniziato a giocare a golf da bambino, imitando a specchio il padre che gli insegnava la tecnica stando davanti a lui. Per questo, pur essendo destrorso gioca a golf da mancino. Testa calda e lucida follia, in una delle ultime gare al par 5 della buca 13 «Lefty» ha intravisto lo spazio per il colpo-capolavoro e ci si è lanciato. Una partita da roulette russa che però gli è valsa il titolo di eterno secondo: nella sua carriera è stato per molto tempo nel ranking mondiale alle spalle di Tiger Woods con il quale non sembra avere buoni rapporti. Sarà perché è soltanto il settimo sportivo più pagato al mondo? Secondo Forbes, nel 2012 ha guadagnato 48,7 milioni di dollari, anno in cui la moglie Amy è riuscita a sconfiggere il cancro. Da allora Mickelson è promotore di una raccolta fondi a favore della ricerca.

Francesco Molinari (una volta detto Chicco, soprannome di cui si è liberato con la nascita del figlio) è il più giovane dei due fratelli torinesi del golf, l’altro si chiama Edoardo. Laureato in Economia e Commercio se non avesse scelto il green sarebbe diventato un uomo di marketing. Ben avviato a seguire le orme del bergamasco Costantino Rocca, il primo italiano nella storia della Ryder che si guadagnò un ruolo fra i dodici protagonisti negli anni ’90, Molinari, 30 anni, è reduce da una passata stagione brillante con la vittoria dell’Open di Spagna nel maggio del 2012. Quinto US Open, è da tempo stabilmente tra i top 50 del world ranking, ma vuole raccogliere quanto prima qualcosa di più importante.

Matteo Manassero (25esimo agli US Open 2013) è considerato talento puro italiano. Salito alla ribalta delle cronache mondiali nel 2009 vincendo a 16 anni The Amateur Championship, a soli 20 anni ha stabilito una serie di record: è il giocatore più giovane ad aver superato il taglio (ovvero la qualifica alle ultime due giornate di gara) al Master di Augusta, uno dei quattro Major sul percorso più difficile al mondo. Ed è il giocatore più giovane ad aver vinto un torneo sul tour europeo. Tra gli ultimi successi la conquista del BMW PGA Championship, fra i più ambiti tornei d’Europa. Da piccolo l’unico modo per farlo addormentare era tenerlo seduto a guardare in tv i VHS di golf del padre con un biberon di latte tra le mani. Ora la sua massima aspirazione è vincere la Ryder Cup anche se al momento si è aggiudicato, soltanto, oltre 4 milioni di euro.

 

Testo: Chiara Degl’Innocenti
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