Classico, dandy o total black: lo stile da red carpet di Brad Pitt, Ryan Gosling e Christian Bale, protagonisti de La grande scommessa, dal 7 Gennaio al cinema

Wall Street continua ad affascinare il cinema americano: dopo Inside Job, e il celeberrimo The Wolf of Wall Street, è il turno de La grande scommessa, adattamento cinematografico del regista Michael Kay del libro The Big Short di Michael Lewis, nelle sale italiane dal 7 Gennaio.

Se nel film di Scorsese a farla da padrone era un gruppo di avidi investitori capeggiato da Leonardo Di Caprio, nella pellicola di Kay però la prospettiva è un’altra: Brad Pitt, Ryan Gosling e Christian Bale interpretano infatti banchieri in pensione, proprietari di hegde fund e analisti che prevedono in anticipo la colossale crisi finanziaria americana causata dai mutui subprime, e sono alle prese con i conseguenti dilemmi morali.

Un film che ha già fatto incetta di candidature ai Golden Globe (una su tutte quella di Christian Bale come miglior attore) e che di certo avrà un suo peso anche il 14 Gennaio, quando saranno svelate le candidature agli Oscar.

Ufficialmente impegnati nell’attività di promozione della pellicola, i tre pesi massimi hollywoodiani si sono presentati quindi all’appuntamento col red carpet preparati, dimostrando di avere stili ed approcci diversi all’abbigliamento formale.

Un Brad Pitt ormai cinquantenne ma sempre affascinante ha deciso di puntare su uno stile classico, con completo in lana navy e cravatta dalla microstampa (tutto della raffinata maison francese Berluti) a cui aggiunge un twist dandy con gli occhiali tondi dall’allure sixties. Più giovane, informale e amante della sperimentazione Ryan Gosling, che, allo stesso evento si è presentato con giacca in tweed grigia e una cravatta coraggiosa dal disegno originale che Gosling indossa con grande nonchalance. 

Infine Christian Bale: il talentuoso interprete del proprietario di hedge fund Michael Burry, uno dei pochi personaggi della pellicola che va sotto lo stesso nome nella vita reale, non è alla sua prima interpretazione di un banchiere (vedesi alla voce Patrick Bateman in American Psycho). Una performance già definita dai critici come ‘disturbante’ per quanto simile all’originale Burry, tycoon dalle molteplici idiosincrasie, occhio di vetro e afflitto dall’Asperger, Bale, ha sfoggiato una barba fin troppo folta e un completo total black, con blazer dal collo a lancia non abbottonato, forse a mascherare qualche chilo di troppo che, nel caso di Christian Bale, trasformista estremo per definizione  (dai 54 kg de L’uomo senza sonno ai 103 di American Hustle) sono certamente dovute ad esigenze di copione.