Da Colin Farrell al campione del mondo Nico Rosberg, passando per leggende viventi (Jeremy Irons) e nuove promesse(Gabriel Day-Lewis). Ecco gli uomini che Icon ha messo in copertina

Un anno di grandi uomini, nuove promesse e scommesse vincenti, quello di Icon. E anche, ovviamente dei suoi protagonisti sulle copertine.

Colin Farrell: ex bad boy di Hollywood, ha parlato del suo passato, del suo presente come padre (di James e Henry),  e dei fantasmi dei suoi stravizi, sconfitti con la pratica dello yoga. Nel mezzo, un amore platonico con Liz Taylor, di cui è divenuto confidente nei suoi ultimi due anni di vita, e il successo con True Detective, seconda stagione della serie che ha consacrato prima di lui il talento di Mattew McCounaghey. Un uomo, un irlandese, che ora sceglie la strada da percorrere, anche se significa dire di no a film e produzioni che per chiunque altro sarebbero allettanti.

Jeremy Irons: protagonista dell’ultimo film di Tornatore, La corrispondenza, icona vivente, amante della cinematografia italiana (Il divo di Sorrentino e Io sono l’amore di Guadagnino tra i suoi preferiti), uomo del suo tempo. Una sola passione che ha confessato ad Icon, e che vive con smisuratezza: la moto, comprata d’istinto, con la quale viaggia, insieme ad un gruppo di amici (e tra loro anche l’attrice Lauren Hutton), dall’Italia alla Francia, Alpi e Dolomiti, perché ‘sei cosciente di tutto. Gli odori, la temperatura. Mi piace il gruppo: quando viaggiamo in fila assumo la seconda posizione. Così se mi annoio posso diventare il leader e aumentare il passo’.

Christian Slater:l’enfant prodige figlio di un attore e di una direttrice di casting è diventato famoso con Alza il volume, Schegge di follia e Una vita al massimo. Paragoni continui con Jack Nicholson, grande fonte di ispirazione, 112 titoli nei quali è presente, il Golden Globe, è arrivato con Mr. Robot serie di culto arrivata alla seconda stagione, nella quale interpreta l’uomo del titolo, il padre del protagonista, (quel Rami Malek scelto per interpretare Freddie Mercury nell’atteso bio-pic), un hacker che con un gruppo di amici, la FSociety, tenta di distruggere la Evil-Corp, conglomerato incarnazione del male online, per abbattere i debiti della popolazione mondiale. Una carriera, la sua, che sembra molto lontana dalla fine. 

Jared Leto: talento poliedrico, quello di Jared Leto. Consacrato al cinema da Dallas Buyers Club, dove interpreta un trans affetto da HIV (ruolo che gli ha regalato l’Oscar come Miglior attore non protagonista, mentre Matthew Mc Counaghey ha vinto quello per il Miglior Attore protagonista, sempre per lo stesso film), la sua intepretazione di Joker in Suicide Squad, seppur ridotta in fase di post-produzione, assume già i contorni della leggenda. Eppure, il cuore di Leto batte solo per la musica, quella che continua a produrre con il suo gruppo, 30 seconds to Mars. E anche per la politica, perché, come ha detto alcuni mesi prima dell’elezione di Trump ‘ora la gente presta più attenzione alla politica, a temi come l’immigrazione. A Los Angeles abbiamo un rapporto speciale con il Messico, non è passato molto da quando LA era territorio messicano. E la cultura messicana fa sì che Los Angeles sia solo più ricca in tutti i modi: è strano come questo spaventi tanto la gente. Ma lo supereremo, sono un ottimista.’

Daniel Brühl: un tedesco dal cuore latino. A venticinque anni diventa famoso con Goodbye, Lenin!, l’anno prossimo sarà in The Zookeeper’s Wife, insieme a Jessica Chastain. Nel mezzo l’eroe tedesco Frederick Zoller in Bastardi senza Gloria di Quentin Tarantino, il ruolo del pilota Niki Lauda in Rush di Ron Howard. Una carriera inappuntabile, che gestisce con precisione teutonica, e alla quale sfugge solo per andare a seguire le partite del Barcellona.

Gabriel Kane Day-Lewissenza voler essere sensazionalistici, suo padre Daniel è il re del cinema, un gigante in stato di grazia che non si può non nominare. Ad Icon Gabriel ha parlato del rapporto con lui, della sua presenza costante e vigile, e anche della sua etica del lavoro inappuntabile. Musicista, modello per l’indipendenza economica, un appartamentino di 25 mq a Parigi in un palazzo di proprietà di Marion Cotillard e Guillame Canet, amici di famiglia, il terrore dei paragoni. ‘Anche perché sono l’unico in famiglia a tentare di sfondare nel campo. Mio fratello maggiore sta aprendo un ristorante, so per certo che i pregiudizi intorno a me ci saranno sempre, ma mi ripeto – Gabriel, se hai talento, il talento parlerà per te’.

Nico Rosberg: una scommessa vinta da Icon, quella di Nico Rosberg. Al momento dell’uscita, non era certo che il pilota sarebbe divenuto campione iridato, primo posto nella Formula 1 alla guida della sua Mercedes. Il rapporto con la macchina e quella con Lewis Hamilton, una volta amico e poi nemesi. E anche il ritiro, che, sempre ad Icon, aveva annunciato. ‘Potrei diventare un bravo operatore finanziario oppure un pizzaiolo. Ecco, aprire una vera pizzeria napoletana, mi piacerebbe. Con mia moglie abbiamo messo su una gelateria ad Ibiza: è divertente. Così potrei cambiare settore. Specializzarmi, sulla pizza.’