Giacche peso piuma, maglieria nelle tonalità del mare, jeans in chambray: arriva al cinema il remake di Point Break e la moda celebra il surfer style

Arriva il 25 Dicembre nelle sale, il remake di Point Break, ma il suo primo trailer ha già fatto il giro del web, scatenando forti reazioni. E non potrebbe essere altrimenti, parlando del film girato da Kathryn Bigelow che nel 1991 raccontava la storia del poliziotto dell’FBI Johnny Utah (Keanu Reeves) che si infiltra in un gruppo di surfisti capitanati da Bodhi (Patrick Swayze), nel tentativo di smascherare i criminali autori di una serie di rapine alle banche.

Del film originale non è rimasto molto, a partire dagli attori: Patrick Swayze, morto nel 2009 di tumore al pancreas è stato sostituito da Edgar Ramirez, mentre Keanu Reeves ha consapevolmente scelto di non prendere parte alla pellicola, affermando che ‘in certi film ci dovrebbe essere una clausola che ne impedisca il remake’, lasciando il posto all’emergente Luke Bracey. Girato da Ericson Core, il set lascia Malibu per spaziare dal Messico al Venezuela passando per Polinesia e Germania, in un rocambolesco action movie dove gli attori si trovano alle prese con sci, skydiving e climbing.

A rimanere protagonista, però, il surf, che la moda celebra già per la stagione estiva. Un approccio allo sportwear che poco ha a che fare con gli anni novanta, ma guarda più indietro, ispirandosi all’abbigliamento da spiaggia, e da tavola, degli anni cinquanta, consentendogli di declinarsi agevolmente anche come opzione per il tempo libero in vacanza.

La palette cromatica guarda ai pastelli o a cromie spente, i jeans slavati a gamba dritta si abbinano a t-shirt in ottanio, petrolio e smeraldo, adeguandosi ai colori cangianti del mare. Le consistenze materiche sono sofisticate, ma dallo spessore consistente, ruvide e adatte ai cambiamenti di clima, al vento come al sole: gli shorts sono in chambray, i pantaloni in tela corduroy. Palme e fiori si stampano su t-shirt e maglie, in versione micro. Al bando le flip flop, anche in spiaggia si usano le sneakers, come quelle di Reef disegnate da Masafumi Watanabe e ispirate al surf style degli anni cinquanta: canvas, denim e corduroy le proteggono dal sale, e le cromie neutre nelle quali si declinano, cammello su tutte, sono ideali per evitare che sbiadiscano dopo una giornata al sole. 

Indispensabile anche la giacca tecnica, per quando le temperature cambiano: con tasche interne e realizzata con poliuretano, per resistere a sabbia, vento e acqua, i profili sono minimali, per consentirne l’uso anche di giorno, lontano dalla spiaggia. Per portare con sè lo spirito ribelle e wild del surf, anche in città, senza perdere in stile.

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